“Pesi massimi”

Storie di sport, razzismi, sfide

Pesi massimi di Federico Appel edito da Sinnos è il fumetto che vorrei raccontarvi oggi.

Da Jesse Owens a Gino Bartali, da John Carlos a Tommie Smith, da Peter Norman a Carklos Caszely, da Arthur Ashe a François Piennar, in Pesi messimi incontreremo 9 storie di grandi sportivi che hanno combattuto contro il razzismo di ogni origine politica e geografica facendo dello sport il proprio modo di opporsi e di stare al mondo lasciando il segno per se stessi e per tutti coloro che sono venuti dopo.

Pesi massimi, anche grazie alla scelta del linguaggio del fumetto, e per le sue caratteristiche narrative su cui tornerò tra un attimo, conferma la forza vincente e significativa di utilizzare lo sport per raccontare a ragazzi e ragazze storie che portano con sé questioni complesse e pungenti. Già da qualche anno, per altro, gira una bella mostra del Memorial della Shoah di Parigi in cui la lente dello sport è stata con successo utilizzata per entrare nella Storia del nazismo e del fascismo da un punto di vista specifico e privilegiato com’è quello dello sport. L’impatto di questo approccio su ragazzi e ragazze è forte e efficace.

Naturalmente questo approccio funziona in Pesi massimi perché è molto ben sostenuto dalla scrittura e dall’illustrazione in una narrazione che lavora tra cornice narrativa e singole storie. La cornice narrativa è quella che ci porta nella stanza di un ragazzo in cui un giorno compare il fantasma di Muhammad Ali che inizia a raccontargli la storia di 9 sportivi che hanno cambiato la storia dello sport e forse ancora di più la forza dell’inclusione antirazzista. Le vittorie e le sconfitte che lo spirito (molti fisico a dire la verità) di Muhammad Ali racconta al ragazzino che si è vantato di aver battuto a calcio un compagno di pelle nera, prendono un sapore attuale e significativo.

Lo stile del fumetto di Appel cambia tra la cornice e le narrazioni giocando col fumetto in maniera più libera negli spazi del racconto di cornice e invece facendo appello alle vignette tipiche del fumetto per raccontare le 9 biografie racchiuse nel libro, un modo sicuramente efficace per creare due spazi di narrazione con focalizzazioni che si sovrappongono: siamo sempre nel campo della sceneggiatura, trattandosi di un fumetto (al netto delle didascalie), ma se la voce narrante nella cornice è quella di Muhammad Ali e del ragazzo protagonista, nelle varie biografie alle didascalie che ripotano la voce narrante di Ali si somma la prima persona dello sportivo “di turno”.

La bellezza di questo libro, oltre a quella non secondaria del puro valore estetico, sta nella capacità di attrarre il lettore e la lettrice emozionandolo con delle storie che, possiamo sperarlo, grazie alla forza della narrazione resteranno nel suo immaginario.

Last but not least pregio di Pesi massimi, come tutti i fumetti di Sinnos è a scritto in maiuscolo con carattere Leggimi ad alta leggibilità.

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