Più libri più liberi: breve viaggio nel mondo della piccola editoria

Le fiere sono bolge infernali, su questo non c’è dubbio, ancora però non ho individuato in quale girone collocarle, si accettano suggerimenti.

Più libri più liberi è la fiera della piccola e media editoria italiana e di bello ha, oltre al piacere di scendere all’inferno, di poter guardare un faccia alcune delle non numerabili realtà editoriali presenti sul territorio.

Quando ho scoperto, grazie al professor Sossi, che le case editrici che pubblicano per l’infanzia in Italia sono quasi 1000 (e non ho messo uno 0 in più) ci ho messo un po’ a riprendermi dallo stupore poi, guardando i non numerabili stand in mostra, per altro comunque non esaustivi del panorama, me ne sono fatta una ragione.

Cose che più mi hanno colpito (oltre alla superfluità di alcune realtà, ma lì mica si può entrare nei sogni di qualcuno che ha dato alla propria vita una certa strada):

1. quasi tutte le piccolissime case editrici (per l’infanzia s’intende) avevano in mostra una versione di Cappuccetto Rosso, quasi tutte (e qui è più significativo il dato) con una versione post-moderna e in contro tendenza con la tradizione. Dal cappuccetto rosso di Verba volant a quello Logos mille mondi di illustrazioni e concezioni dell’infanzia passano in mezzo e solo in un luogo come questo è dato passarli in rassegna.

2. Queste case editrici sono talmente piccine, anche se alcune a me sembrano enormi per importanza, che hai la fortuna di incontrare niente di meno che l’editore in persona, come mi è accaduto allo stand di Kalandraka.

3. Vedere gli stand e gli spazi di cui sai che nella tua infinitesima microscopica esistenza fai pur sempre con orgoglio e fatica parte dal progetto In vitro a Ibby Italia a Nati per leggere.

La caratteristica di questa fiera è in realtà proprio quella di far conoscere realtà minime più che le novità, però i libri si possono comprare e anche con un bello sconto visto che si va direttamente dall’editore senza passare per mega fornitori proprietà dei soliti noti che mangiano quasi tutto il margine di guadagno delle piccole case editrici e dei librai!

Date le valigie, la famiglia, il passeggino e i 3 giorni di gita mi sono dovuta molto trattenere dall’acquisto compulsivo e me ne sono uscita con solo un libricino di Babalibri (tra le mie case editrici preferite) che ci ha anche regalato un bellissimo poster con l’alfabeto di animali particolarissimi. Fortunatamente però sono andata con una carissima amica che ha ben pensato di donare ai miei voracissimi lettori due bellissimi libri…

In fin dei conti il bottino librario (quello dei cataloghi non si conta) vede al nostro attivo:

L’amico del piccolo tirannosauro, di Seyvos e Vaugelade, edito da Babalibri dieci anni fa ma adesso riproposto nella collana “da viaggio” Badabum

A cena dalla regina, di Rutu Modan edito da Giuntina a proposito del quale vi segnalo un bellissimo post di Anna Castagnoli in le figure dei libri.

A cena dalla Regina

– E una scoperta bellissima per i più piccolini: Il gatto e la libellula, dell’artista Tsuneo Taniuchi edito da Artebambini…ma di questo vi racconterò nel post della buonanotte!

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