“In una notte di temporale” può succedere di tutto!

Un temporale proprio ci vorrebbe!

Il caldo insostenibile non demorde e Venezia vive tutta la sua natura di acquario tropicale geneticamente modificato dai mutamenti climatici!

Provo a rivivere la sensazione del temporale con un libro capolavoro: In una notte di temporale di Yuichi Kimura edito da Salani.

Il piccolo meraviglioso libro in formato tascabile e brossura (che lo rende perfetto per esser portato ovunque, ne esiste anche un’edizione ampliata con copertina cartonata che ho recensito ne L’annaffiatoio per chi riceve la newsletter) è una specie di correlativo oggettivo del temporale, crea squarci di luce che illuminano la nostra capacità di creare pregiudizi e di cedere alle apparenze anche quando non si vedono!

In una notte di temporale una capra e un vecchio lupo si rifugiano casualmente nella stessa casupola abbandonata; nel buio più assoluto i due non si vedono ma provano immediatamente sollievo nel sapere di non esser soli dando del tutto per scontato che l’essere con cui stanno così dolcemente condividendo la paura del temporale sia un proprio simile!

A dire la verità la voce cavernosa del lupo fa pensare alla capra che effettivamente il compagno sconosciuto ha una voce da lupo ma non dice niente per non offenderlo, e poi una voce così può senz’altro essere dovuta al raffreddore!

Lo stesso capita al lupo che trova decisamente stridula la voce del suo compagno ma si trattiene dal dirlo per educazione. E poi commenti sul buon cibo che si trova dalle parti dove vive la capra: ovvero ottime capre (per il lupo) e ottima erba (per la capra); e così via fino a quando un lampo illumina a giorno l’interno della casupola.
“Mi hai visto?” chiede l’uno all’altro, macché, la luce l’ha accecato… “e tu?” no, anche lui si era girato per un attimo. Che occasione perduta!
O guadagnata? Dopotutto se si fossero riconosciuti oggi non staremmo qui a raccontare la loro straordinaria amicizia di una notte… almeno non ci sarebbe più la capra!
Invece i due animali accettano il bello del loro appuntamento casuale al buio senza nemmeno porsene il problema, in totale fiducia con il prossimo!
Ma nessun temporale dura in eterno, fortunatamente, quando la pioggia cessa i due amici, sì, ormai lo sono, decidono di andarsene ma di ritrovarsi il giorno dopo alla luce del sole per condividere il pranzo! Escono nel buio più assoluto senza vedersi, sì ma come si riconosceranno l’indomani?


Semplice, la parola d’ordine che stabiliscono (mai vengono fuori i nomi) è:
“In una nota di temporale!”
Nessuno sa se la mattina dopo i due animali si siano incontrati, se abbiano avuto il coraggio di pronunciare la frase magica e se questa abbia prodotto la magia dell’amicizia, di nuovo.

Quello che però sappiamo è che in una notte di temporale, al buio, un lampo di amicizia ha illuminato i due animali, la casupola e la nostra lettura con un piccolo libro da non poter perdere!

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