“Ti amerò sempre” di Robert Munsch

Un libro, tanto più se è un albo si può leggere in mille e uno modi, come la Torà non ha mai interpretazione finita e definita.
Ma soprattutto un libro, tanto più un albo illustrato, quando tocca emozioni profonde, e non quelle di qualcun altro ma proprio le tue, scatena una lettura empatica ed una ironica là dove l’ironia, almeno per me, interviene sempre a frenare un urto, in questo caso un urto emotivo.

E’ per questo che ad un piccolo albo quadrato uscito in Italia per una piccola casa editrice che si affaccia all’editoria per bambini ma che nel mondo ha venduto quasi 15.000.000 di copie (e gli zeri sono giusti) ho deciso di  dedicare un post doppio, una doppia versione dei fatti una intima, profonda, una ironica ma forse anch’essa non priva di profondità.

Sto parlando di Ti amerò sempre di Robert Munsch grandissimo autore americano di cui in Italia abbiamo ben pochi libri (tra cui La principessa e il drago di Giralangolo), illustrato per l’edizione italiana da Lucia Sforza e edito da Il leone verde nella collana “Piccoli”.

1. Ti amerò sempre
Questa è la storia di una canzone, scoprirò e scoprirete solo dopo (se arriverete alla fine del post) che è una canzone vera, la canzone che una mamma canta al suo piccolo ogni sera prima di addormentarsi

– Ti amerò sempre.
                  sempre avrai il mio amore
  e finchè vivrò sarai il mio piccino. 

Il piccino cresce cresce e cresce fino a diventare membro indiscutibile dalla gang dei terrible two, un novenne sfacciato e animalesco, un adolescente in piena espressione e sperimentazione musicale, un adulto che se ne va di casa e….
Qualunque cosa accada, nonostante il piccino diventi un uomo grande e grosso alcune sere, quando il suo bambino dorme profondamente lei lo culla su e giù, su e giù, su e giù e gli canta questa stessa canzone e non importa se dovrà entrare nella camera di un piccolo animaletto, nella tenda di un adolescente o attraversare in piena notte la città per infilarsi dalla finestra.
Finchè vivrà sara il suo piccino, e così è. Ogni mamma lo sa.

Poi un giorno la mamma è anche lei cresciuta tanto da esser invecchiata, e come spesso capita ai vecchi si ammala, chiama il figlio che la vada a trovare e quando lui arriva la voce le manca per terminare la sua infinita canzone.
Però succede che è il piccino diventato adulto che questa volta culla la mamma su e giù, su e giù, su e giù, e le canta la SUA versione della canzone

– Ti amerò sempre.
                  Sempre avrai il mio amore
   E finché vivrai sarai la mia mammina.

Non è scontato ma accade. Se c’è una forza straordinaria che solo l’amore genitoriale può avere è quella di essere immune da stanchezza, la mamma e il papà davvero ti ameranno per sempre qualsiasi cosa accada e ANCHE SE il figlio o la figlia non corrisponderanno il loro amore.

Non c’è amore più grande di quello che accetta il rischio di non esser corrisposto.

Quella sera l’uomo torna a casa, si siede a lungo sulle scale a pensare e poi fa l’unica cosa sensata da fare perchè la vita, la sua e non solo la sua, abbia e abbia avuto un senso: entra nella camera della sua bambina appena nata, la culla su e giù, su e giù su e giù e le canta la canzone che l’ha cresciuto.

E la vita rinizia nel più dolce dei modi cullata dalla dolcezza delle espressioni e dalla rotondità delle illustrazioni di Lucia Sforza (l’edizione originale ne aveva delle altre).

2. Ti amerò sempre
Questa storia racconta dell’amore più grande del mondo, quello della mamma per il suo piccino e non c’è niente da fare: che sia neonato che sia un bambino in fase pestifera o un adolescente puzzolente lei non solo lo amerà sempre ma sempre lo cullerà come il suo piccino.
Incredibile, la mamma può tutto, pur di non lasciare il figlio, chissà cosa ne avrà pensato la nuora quando la sente entrare dalla stanza come la befana per cantar nenie al marito!
Ogni scarrafone è bello a mamma sua e gli scarrafoni maschi, pare, sono più belli alle loro mamme come quelli femmine ai loro papà e infatti….Quando nel mezzo del racconto, per rompere l’emozione ti domandi “Sì però, queste storie potrebbero avere una volta il papà…ma possibile che è sempre la mamma che ti amerò per sempre”? Ecco che arriva la chiusa riparatrice: il figlio, diventato padre, ha una bambina!
Ma no, così è lo stesso, il transfert è lo stesso no? E’ dai tempi di Freud, ma dico, di Edipo, che si sa che le forme d’innamoramento per i figli del sesso opposto al proprio è diverso da quello per gli altri!! Ed è vero, non ci avrei mai creduto ma lo ammetto, non adoro un figlio più dell’altro, ci mancherebbe altro, ma li amo in maniera diversa e soprattutto il legame che si instaura è completamente diverso con il figlio del sesso opposto al proprio!

Comunque, ironie a parte, sono sicura che qualsiasi mamma canterebbe la stessa melodia alla propria figlia femmina, e sono anche sicura che qualsiasi mamma per tutta la vita (spero solo metaforicamente altrimenti siamo davvero nel patologico edipico) continui a cullare con la mente il proprio piccino o la propria piccina.
Quello che cambia davvero le cose, nel mondo, nella vita, nell’esperienza di ogni essere vivente, e nel libro – e qui si vede il grande autore – è saper restituire e reiterare la stessa formula amorosa perché ognuno, ciascuno, si senta amato e sappia amare.

Dopo tutto questo ringrazio la piccola casa editrice del Leone Verde che ci ha tenuto a farmi conoscere questo libro…per tutti, bambini, adulti, nonni, nipoti e chi più ne ha più ne metta.

E vi lascio con il racconto d’autore di come questo libro è nato il che vi aprirà ancora tante e tante porte di lettura e interpretazione, troverete altre informazioni anche qui!

Love You Forever started as a song.
“I’ll love you forever,
I’ll like you for always,
as long as I’m living
my baby you’ll be.”
I made that up after my wife and I had two babies born dead. The song was my song to my dead babies. For a long time I had it in my head and I couldn’t even sing it because every time I tried to sing it I cried. It was very strange having a song in my head that I couldn’t sing.
For a long time it was just a song but one day, while telling stories at a big theatre at the University of Guelph, it occurred to me that I might be able to make a story around the song.
Out popped Love You Forever, pretty much the way it is in the book.
My regular publisher felt that it was not really a kid’s book and I ended up doing it with another publisher.
One day the publisher called up and said “This is very strange. It is selling very well in retirement communities in Arizona. It is selling in retirement communities where kids are illegal. This is supposed to be a children’s book. What is going on?”
“Grownups are buying it for grownups!”
In fact, it turned out that parents buy it for grandparents and grandparents buy it for parents and kids buy it for everybody and everybody buys it for kids.
As a matter of fact, everybody buys it for everybody. That’s why it sells a lot of copies. I think it’s my best book. So far it has sold about 15,000,000 copies.
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