“Cyberbulli al tappeto” il web spiegato ai ragazzi

Le coincidenze non esistono.
Cyberbulli al tappeto - copertina
Proprio mentre comincio a ragionare sulla potenzialità del web, dei sociale network, anche per lavorare con i ragazzi sulla lettura (Xanadu che stiamo sostenendo e portando avanti a Venezia prevede l’uso esclusivo di un portale on line); e d’altra parte sulle forme di divulgazione nei libri per ragazzi anche in vista del prossimo workshop di Giulia Mirandola “Conto guardo e racconto”, ecco che mi viene proposto un libro da Editoriale scienza sul tema del web.
Ci tengo a specificare che mi vengono proposti molti libri e che pochi passano la scrematura del mio terreno filtrante. Con i libri di editoriale scienza ho di solito un rapporto di rispetto e di aspettativa che raramente viene deluso perché so che come casa editrice nell’ambito divulgativo scientifico lavora con grande serietà.
Cyberbulli al tappeto di Teo Benedetti e Davide Morosinotto è un vero e proprio manuale per l’uso del web rivolto a ragazzi della secondaria di primo grado. 
Da come funziona il collegamento alla rete, alle potenzialità e rischi dei social, alle vere e proprie tecniche di difesa, il libro affronta con una grafica accattivante, adeguata all’età dei lettori a cui si rivolge, tematiche che forse per genitori e insegnanti non è semplice affrontare, un po’ per (im)preparazione un po’ per sottovalutazione della questione, ma che diventa sempre più fondamentale per i ragazzi.
Pretendere che un ragazzo nativo digitale non usi il web o non sia attratto come dalla carta moschicida dai social è follia, non so se utopia, di sicuro anacronismo. Pensare di poter lasciare un ragazzo libero di girare nel mondo selvaggio (il wild world di due delle WW di internet) da solo è pura ingenuità pericolosa e, anche qui, anacronistica.
Per altro se teniamo conto che con buona probabilità i ragazzi hanno più manualità e pratica dei professori o dei genitori che dovrebbero accompagnarli nel web e metterli in guardia dagli sconosciuti che offrono cybercaramelle, pensare ad un manuale ad uso diretto dei ragazzi può essere una scelta intelligente e vincente.
Gli autori, esperti della comunicazione con i ragazzi e dei meandri del web, non demonizzano mai la potenza del mezzo, anzi la esaltano tanto da far risultare addolciti i riquadri in cui compaiono i rischi.
Tutta la comunicazione è volta e scritta al positivo e questo mi è piaciuto molto. 
Educare ed accompagnare non è né proibire né spaventare e tutto sommato nel web bisogna accompagnare i ragazzi come dentro al bosco…solo che a quell’età non so quanti ragazzi sarebbero felici di fare una gita didattica nel bosco con genitori o prof. 
Meglio un manuale fai da te, un manuale di sopravvivenza che al tempo stesso diverte, mette alla prova e indubbiamente responsabilizza!
Se poi uno di questi ragazzi prestasse il libro anche all’adulto di riferimento saremmo proprio a cavallo!!
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