“L’albero di Natale”

Entriamo sempre più in odore di Natale con il lunedì di Adolfina de Marco che ci racconta un piccolo albo praticamente introvabile!

La voce che narra una storia è indimenticabile per un bambino.
 
Lo avvolge e lo trapassa con la delicatezza, la precisione e la caparbietà del ragno quando tesse la sua ragnatela e il bambino rimane impigliato, immobilizzato e inghiottito dalla voce narrante.
 
Esperienza determinante alla quale nessuno resiste.

Attilio Cassinelli, autore ed illustratore genovese, è stata la “voce narrante” che mi accompagnava tra le pagine dei suoi libri alla scoperta di personaggi che ancora oggi continuano a nutrire l’immaginario di tanti bambini e bambine. A distanza di anni ho riscoperto (anche se non l’avevo dimenticato!) l’autore per caso: ho ricevuto da una mano maldestra una copia sgualcita di L’albero di Natale, un libro datato 1972 nella Collana Dodici Mesi della maison toscana Giunti.
Il libro sarebbe finito nella spazzatura ma, fedele alle emozioni che mi suscitavano Orsetto Rosso, Samuele il coniglio, Felice il castoro e tanti altri personaggi, ho sfogliato le pagine del libro, toccate e maneggiate come se i personaggi potessero prendere vita. Ancora oggi.
 
Le storie di Cassinelli sono lineari, rivolte ad un’infanzia tutta versata alla scoperta del mondo, positiva, intraprendente.
I protagonisti sono animali che ogni bambino vorrebbe conoscere realmente con l’interesse e il rigore scientifico di cui sono dotati i bambini quando si tratta di esplorare il mondo.
 
E’ il mese di dicembre e Attilio Cassinelli sul fondo bianco delle pagine fa incontrare e muovere i suoi personaggi alla ricerca di un albero da addobbare.
Pare che sia impossibile abbattere qualsiasi albero perché ognuno ha una funzione precisa: il pero per la frutta che serve a Milli la mucca per preparare il dolce, ma neanche il frassino perché Checca ci fa il nido. Dopo tanto girovagare per il bosco si ricordano che Milli ha un bellissimo abete in giardino e così addobbano quello e festeggiano il Natale tutti assieme mangiando il dolce che ha preparato la mucca…con altri animali!
 
Le illustrazioni di Cassinelli, un grafico che Giunti notò e accolse nel suo impero editoriale negli anni Sessanta, si riconoscono per le forme geometriche e il contorno nero, per l’assenza di sfumature e di dettagli e per il colore che riempie in modo uniforme e piatto i personaggi che danno vita a divertenti sceneggiature.

 

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