“Il ghiaccio che amava il sole”

Eccoci giunti al solstizio più atteso. D’ora in poi sarà lui il nostro compagno “ravvicinato”. Lui è il sole: ha tutta la luce dell’estate, ma potrebbe essere accecante guardarlo dritto negli occhi, soprattutto se…siamo un cubetto di ghiaccio!

Una storia persiana, che ha tutto il fascino degli antichi racconti, ci narra proprio di un pezzo di ghiaccio che dopo un lungo inverno scorge una luce meravigliosa tra i rami di un albero: è la luce del sole, che vede per la prima volta e di cui si innamora perdutamente.

“Non smetterei mai di guardarti…non ho mai conosciuto nessuno di tanto lontano: vuoi essere mio amico?…e parlami ancora…le tue parole mi sciolgono il cuore”

così parla il cubetto innamorato, ma il sole incredulo esclama:

“Non ti devi sciogliere…non guardarmi!”

Come fare?

“E’ così triste amare qualcuno e non poterlo guardare!”

Ma la natura trova sempre le risposte e un processo è suo complice: il cambiamento.

“Il ghiaccio rivolse il suo sguardo verso il sole e… piano piano si sciolse…ovunque il sole andasse nel cielo, lui lo seguiva, si girava e lo guardava.”

Quel cubetto di ghiaccio si sciolse e si trasformò in un fiore, il più radioso. È la nascita dei girasoli, raccontata con poesia da Reza Mozouni e illustrata con grazia da Meysam Mousavi in questo albo illustrato edito in italia da Valentina Edizioni, 2016.

D’ora in poi, ogni volta che guarderò un girasole penserò a questo cubetto di ghiaccio, il cui amore non conosceva confini. E adesso, solo adesso, capisco perché i girasoli crescono così alti: l’amore sublima ed eleva, ogni cosa.

Chiara Sallemi

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