Un nido di libri. “Blub blub blub”

“Blub blub blub”

Età: da 4 anni

Pagine: 24

Anno: 2006 (2009 per l’edizione italiana)

Editore: Babalibri

Testo e illustrazione: Yuichi Kasano

Titolo originale: Puku puku puku. Who is that came out of the sea?

 

Letture leggere, letture divertenti, letture impegnative, letture ad alta voce, letture animate… sembrerà forse strano ma all’Asilo Nido si legge molto e un po’ di tutto.

Fa caldo, molto caldo…

In questi giorni la voglia d’estate è tanta…

La voglia di stare all’aperto, magari in spiaggia, a contatto con l’acqua…

E se non si può fare tutto ciò nella realtà possiamo almeno lasciarci trasportare dalla fantasia: ecco allora “Blub blub blub” un bell’albo che fa al caso nostro e presto, detto fatto, ci ritroviamo catapultati al mare.

Lo scenario che ci troviamo davanti è un mare calmo, un cielo alto e uno splendido sole del mattino, non ancora a mezzogiorno.

Una mia cara collega regalò quest’albo illustrato a mio figlio piccolo ormai quattro anni fa… e da subito gli piacque un sacco. Da allora ogni anno, almeno qualche giorno, lo porto con me al Nido per leggerlo ai bimbi. E, spingendo sempre un po’ sull’età consigliata, vi assicuro che a partire dall’anno e mezzo funziona alla grande.

Perché piace ai bambini?

Oltre al testo e alle illustrazioni questa volta si rivela particolarmente interessante il formato del libro. Si tratta infatti di un quadrato che, una volta aperto, va letto in senso verticale anziché orizzontale. Di conseguenza viene naturale leggerlo in piedi… almeno così è per me!

Prima di continuare con questa interessante lettura, mi soffermo per una brevissima parentesi su come leggere ai bambini?

Non mi riferisco alla modulazione della voce o al personificare i vari personaggi con voci diverse, ma alla modalità vera e propria con cui si propone il libro ai bambini. Essa  dipende dalla numerosità del gruppo che si ha di fronte. Se si ha un gruppo molto numeroso, sarà diverso da un gruppo con pochi bambini o magari addirittura uno solo. Quest’ultima possibilità è assai remota al Nido, ma, con il proprio figlio, sicuramente è possibile (abbiamo già visto che “è possibile leggere a bambini così piccoli” e vi ho già raccontato della “lettura in poltrona” che a me piace più di tutte).

Supponiamo ora di trovarci di fronte un gruppo abbastanza numeroso, circa venti bambini… come spesso mi capita al Nido. Ebbene, a me viene spontaneo prendere in mano l’albo e leggerlo tenendolo alto e con le facciate rivolte verso i bambini. Forse per molti ciò apparirà scontato… ma posso assicurarvi che non è così per tutti. Più di qualche maestra, infatti, quando legge un libro ai bambini prima legge la parte scritta e poi mostra le immagini. Ciò potrebbe avere un senso nel caso si trattasse di un libro illustrato in cui il testo è notevolmente maggiore rispetto alle illustrazioni. Ma nell’albo, illustrazioni e testo si completano, vanno di pari passo, per cui funzionano se mostrate e lette contemporaneamente ai bambini! L’effetto altrimenti sarà quello di camminare facendo due saltelli con il piede destro e poi due con piede sinistro anziché camminare armoniosamente.

Gli albi illustrati quindi, a mio parere, vanno letti ai bambini mostrandoglieli durante la lettura. Questa posizione non è certo la più comoda per leggere, anzi – diciamolo –  è decisamente scomoda, perciò è importante conoscere bene il testo illustrato: sapere quando ci sono le pause, quando lasciare i bimbi col fiato sospeso, quando leggere sottovoce, quando con tono incalzante.

Chiusa la parentesi… “re-immergiamoci” ora in Blub blub blub!

Dicevo viene naturale leggerlo in piedi, oserei dire che è fisiologico. L’ideale secondo me è cominciare da seduti e poi, a mano a mano, ci si eleva come se anche la postura del lettore fosse in sintonia con l’albo e aiutasse i piccoli lettori ad addentrarsi nella lettura, partecipando attivamente.

È una bellissima giornata d’estate. Un bambino sta facendo il bagno, comodamente spaparanzato sul suo salvagente. Ciaf, ciaf, ciaf… all’improvviso però FLUSH! Qualcosa solleva il bambino da sotto, ma è il suo papà…. che evidentemente ha voglia di giocare. Un attimo dopo però inaspettatamente arriva qualcun altro, ma è la signora Tartaruga!

Ogni nuovo arrivo è preceduto da alcune bolle nell’acqua (Blub blub blub appunto) direttamente proporzionali alle dimensioni del nuovo ospite.

Segue quindi il Signor Tricheco, la Signora Balena, la Signora Piovra, il Signor Gabbiano.

Dopo l’arrivo del Signor Tricheco, però, l’espressione del papà comincia a cambiare … poco dopo altre bolle e d ecco che arriva la Signora Balena, seguita dalla Signora Piovra e come se non bastasse sopra la testa del bambino si appollaia il Signor Gabbiano. La torre ora è altissima, il bambino si sta divertendo un sacco, il papà invece è notevolmente preoccupato…

Ogni nuovo arrivo si piazza alla base della torre e deve riuscire a tenere tutti verticalmente sollevati e in perfetto equilibrio. Il Gabbiano si colloca per ultimo sopra la testa del bambino – la famosa “ciliegina sulla torta” – ma subito dopo i tentacoli della Signora Piovra cominciano a vacillare.

Il bambino raccomanda a tutti l’equilibrio e di tenersi ben saldi, ma ecco che qualcuno si sbilancia e la torre comincia a oscillare a destra e a sinistra sino a crollare rovinosamente con un grande SPLASH! Acqua, urla, spruzzi e onde ovunque provocate dai mega tuffi.

Poi di punto in bianco ritorna la calma, una calma surreale e il mare è di nuovo uno specchio immobile.

Il bambino sorride soddisfatto, il gabbiano si lascia cullare accanto a lui… il papà appare piuttosto provato. Segue la riflessione a voce alta del figlio “È stato bellissimo…. Lo rifacciamo?

Dall’espressione si intuisce che il papà in realtà non è proprio pronto a rifarlo… deve ancora riprendersi dall’esperienza precedente!

L’albo è finito, ma lascia spazio ai pensieri del piccolo lettore di continuare a fantasticare su giochi d’acqua da fare assieme al papà o alla mamma o ai più disparati animali marini che si possono incontrare facendo il bagno…

Una curiosità:

secondo i bambini – o almeno per i “miei” bambini del Nido – il papà non è provato dall’esperienza, ma – dicono – anche lui vuole rifarlo. Egocentrismo infantile puro… Il loro pensiero sovrasta anche l’evidenza, la loro volontà non considera la volontà dell’altro. Il tutto in maniera amabilissima.

Piccola nota sulle illustrazioni:

il quadro che fa da sfondo alla storia (ossia mare_cielo_sole) rimane pressoché invariato tra le varie pagine, eccezione fatta per la pagina in cui bambino, papà e animali perdono l’equilibrio e cadono in acqua.

Il titolo originale del’albo (in inglese) è “PUKU, PUKU, PUKU (who is that came out of the sea?)”. Il titolo in italiano rende anche meglio la sonorità dell’onomatopea ma cambia un po’ il significato rispetto all’originale. Infatti con il primo ci si aspetta di conoscere creature marine, con il secondo ci si aspettano delle bolle!

Un’esperienza in più

L’esperienza aggiuntiva che vi racconto oggi è il gioco scaturito al Nido dalla lettura di “Blub blub blub”, simulando l’esperienza. Ciascun bambino si personifica con il protagonista del testo e sale in cima ad una torre fatta di cubi-cuscino. L’adulto sorregge il bambino che si trova a circa due metri da terra. Poi comincia a far oscillare la torre. Il bambino si fida e si lascia trasportare sino a cadere per finta in mare. E si diverte un sacco, tanto da dire “lo rifacciamo?!?

 

 

 

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