“L’abbraccio” di Grossman
“Sei dolcissimo e tanto carino, non c’è nessuno al mondo come te!”
“Davvero non c’è nessuno al mondo come me?” domandò Ben
“Certo che no” rispose la mamma, “sei unico!” […]
“Ma perché?” chiese Ben fermandosi di colpo, “perché non c’è nessuno al mondo come me?”
“Perché ognuno di noi è unico e speciale” disse la mamma ridendo e accovacciandosi per terra. […]
“Ma io non voglio che al mondo ci sia soltanto uno come me” protestò Ben.
“Perché no?” si stupì la mamma,
“è una cosa bellissima che tu sia unico e speciale!”
“Perché così sono solo!” si lamentò Ben.
“Mentre io voglio che ci sia anche qualcun altro con me!”
“Tu non sei solo” gli spiegò la mamma
[…]
“Ecco, prendi te per esempio. Tu sei unico” spiegò la mamma “e anch’io sono unica, ma se ti abbraccio non sei più solo e nemmeno io sono più sola.”
Ho cercato le parole per dire cos’è l’individuo ma mi pare che così sia tutto più bello: la responsabilità di ogni singola persona nell’essere se stessi e per questo parte della società in cui ognuno conta nella misura in cui se non ci fosse non ci sarebbe nemmeno l’insieme.