Quello che vedono i bambini
“Non dobbiamo dimenticare […] che per i bambini anche nei libri, come in tutto il resto, può esserci qualcosa di molto diverso da quel che vi trovano gli adulti” (Walter Benjamin, conferenza radiofonica del 1929 ora edita in Burattini, streghe e briganti, Bur, 2014) è per questo che ai bambini si può proporre di visitare, leggere o vedere quasi tutto, o comunque molto di più di quello che un banale adulto potrebbe pensare. Provate a portare un piccolo in un museo non per bambini, s’intende, o in una dimora d’epoca o dove vi pare e notate cosa lo colpisce, vi stupirà senz’altro e non per incapacità di vedere l’essenziale ma proprio perché vede ciò che noi non possiamo nemmeno immaginare: animali protagonisti assoluti di storie fantastiche scolpite nei bassorilievi, principesse che fanno bagni da sogno in tolette d’epoca, pietroline perse nei pavimenti a mosaico da pollicini improbabili, scale di cioccolata… Sono sicura che qualche aneddoto strano ce l’avete anche voi, raccontatecelo!
io contribuisco con il resoconto dell'uscita che ha fatto Elena alle isole di Torcello e San Francesco del Deserto.
arrivata a casa, dopo un pisolo ristoratore, le chiedo che cosa si ricorda della sua prima "gita".
mamma, c'era questo Attila che girava il mondo, poi è arrivato a Torcello e siccome era stanco e c'era questa sedia, si è fermato a riposare. era anche piacevole, perchè almeno guardava la laguna!
e poi ha aggiunto che Napoleone era uno che prendeva le campane dalle chiese per farci i cannoni (ma di questa affermazione, nonostante tutti gli sforzi possibili, non ho colto il collegamento con i luoghi che ha visto. boh!).
Bravissima Elena, straordinaria sintesi di secoli e secoli di storia da Attila che rivalutiamo da feroce condottiero a uomo che gode del riposo del giusto a Napoleone che va sempre bene come il prezzemolo!