“Il principe tigre” di Chen Jiang Hong
Gli imperdibili di teste fiorite
Esistono dei libri, in questo caso dei libri a figure, imperdibili?
Ebbene sì, ne esistono, e quelli che vi propongo nella serie di post chiamati “Gli imperdibili”
sono proprio i 10 albi illustrati imperdibili secondo teste fiorite!
Attenzione: tra questi 10 non troverete i “classici” perché la selezione è stata operata tra opere più contemporanee.
Questo è un albo davvero speciale, per noi di casa è stato per lungo tempo considerato il libro più bello del mondo e forse non andiamo poi tanto distante dalla verità.
Si tratta de Il principe tigre di Chen Jiang Hong edito da Babalibri. La storia di una tigre a cui gli uomini uccidono i cuccioli e che pazza di dolore e rabbia inizia a predare i villaggi di umani, gli uomini cercano di abbatterla ma non ci riescono e l’imperatore della Cina disperato chiede aiuto alla vecchia Lao Lao che sa predire il futuro nel bastoncini di bambù e Lao Lao dichiara che solo il figlio dell’imperatore Wen placherà la collera della tigre e non perché lo mangerà ma perché lo adotterà… E’ così che Wen raggiunge la tigre nel profondo della foresta e prende il posto dei cuccioli uccisi, la tigre lo cresce come una tigre fino a quando non arriverà il momento di tornare tra gli uomini. il segreto però della riunione con gli uomini è che Ben non dimenticherà mai di essere stato una tigre ed infatti torna a trovare la sua mamma animale ogni anno
“Finché un giorno gli porta un bambino. “E’ mio figlio, dice, tienilo con te il tempo necessario per imparare tutto ciò che deve sapere una tigre, solo così potrà diventare un principe”.
Ciò che cattura i bambini e le bambine nella lettura, anche da piccoli, sebbene il libro potrebbe apparire più adatto a lettori e lettrici più grandi, è il parallelo tra i cuccioli della tigre, che sono stati uccisi dai cacciatori e Wen, il bimbo protagonista figlio dell’imperatore, unico in grado di placare la collera della tigre perchè capace di affidarlesi completamente, come se fosse la sua vera mamma.
Wen diventa un grande principe perché è stato cresciuto da una grande tigre.
Questo libro è una summa di tutto ciò che è fondamentale per gli uomini e per gli animali: i cuccioli, le mamme, la vita, il rispetto della natura…ecco perché forse siamo davvero di fronte a uno degli albi più belli del mondo, sicuramente secondo me la prova più alta sin qui data dallo straordinario autore cinese.
Il libro si sviluppa in orizzontale e alterna tavole doppie a tavole in sequenza , praticamente in tutte è la tigre immensa a dominare lo spazio, la tigre la cui violenza non è né innata né implacabile bensì indotta e compensabile. Chi non impazzirebbe perdendo i propri figli? E solo un figlio può rimettere le cose a posto, conciliare le ragioni (se così si può dire) degli uomini e quelle degli animali, della natura e della civiltà (ancora una volta se così si può dire).
L’ispirazione di questa storia, ce lo rivela alla fine lo stesso autore, nasce da un bronzo del XI sec a.c. in cui un bambino e una tigre compaiono insieme e a questa suggestione la grandezza di Chen Jiang Hong dà umanità profonda creando una storia di vita, amore, violenza e maternità in cui tutto si tiene e si concatena in una storia cruda, che sembra persino crudele a tratti e che invece sfocia, come questo grandissimo autore sa fare, nella tenerezza e nella comprensione. Una storia che allena alla diversità di punti di vista come solo la grande letteratura sa fare, bisognerà assumere il punto di vista della tigre per comprendere questa storia ed ancora bisognerà che Wen riesca a conservare questo punto di vista per poter diventare un grande principe.
Il principe tigre è davvero un libro imperdibile che non ha età e non si rivolge a nessuna età, come i grandi classici sa parlare in ogni tempo e luogo ed ognuno capterà ciò che si avvicinerà di più al proprio cuore perché questo è un libro che arriva dritto al cuore del lettore e della lettrice piccolo e grande che sia.