“Il trattamento ridarelli” a difesa dei bambini
Vi è mai capitato di pestare una cacca per la strada?
Sì? Non amareggiatevi, prima o poi capita a tutti, credo, di solito la spiegazione che ci diamo è che un padrone maleducato non ha raccolto la cacca del suo cane, vero? Eppure potrebbe esserci anche un altra spiegazione…
I Ridarelli sono tra noi, dove non li vedi e dove non li immagini, ma ce ne sono ovunque ci siano bambini, li proteggono a modo loro, senza carte dei diritti ma….disseminando di cacche più o meno grandi le strade di chi ha maltrattato o anche solo risposto in modo sgarbato ad un bambino. C’è un fornitore ufficiale di cacche, un cane, a cui i ridarelli commissionano il necessario e che pagano regolarmente, che non pensiate che ci siano giri loschi sotto! E’ tutto alla luce del sole, tutto “legale”, persino Amnesty tutto sommato la accetterebbe come pena prevista per chi maltratta i bambini! A volte però anche i ridarelli sbagliano, magari interpretano male una sgridata o non vedono come il conflitto familiare si risolve, e allora cercano di intervenire, il Trattamento ridarelli di Roddy Doyle edito da Salani, infatti altro non è che il tentativo raccontato al rallentatore di fermare il piede del signor Mack che sta millimetricamente per incontrare una grossa cacca sulla sua strada.
Il libro è sicuramente divertente per i bambini dagli 8-10 anni più o meno, e in questi giorni di pensieri dedicati ai diritti dei bambini mi è parso di dare un minimo di tributo anche ai ridarelli; la scrittura di Doyle è un continuo andirivieni di flashback e fashforward che piano piano ci fanno scoprire cosa c’è dietro…la cacca, e di che colpa si sia macchiato il signor Mack, a tratti diventa un po’ ridondante ma credo faccia questo effetto ad un orecchio adulto, mentre la continua ripresa e della narrazione ha sicuramente un buon effetto umoristico sui ragazzi che lo leggono!
Io è un po’ che non pesto cacche, e voi?…speriamo sia un buon segno!