Oggi nasceva Bruno Munari
Nemmeno il tempo di spegnere le candeline per Gianni Rodari ieri che già oggi siamo invitati ad un’altra festa di compleanno.
Oggi, nel 1907, nasceva Bruno Munari. Tredici anni in più di quel Rodari che rincontrerà più e più volte anche in via Biancamano all’Einaudi come dicevamo ieri, e col quale ha condiviso la straordinaria innovazione di un nuovo modo di pensare all’infanzia.
Designer? Artista? Fotografo? Autore? L’eclettismo di Munari non si fa definire, fortunatamente: di qualsiasi cosa vi occupiate di bello inciamperete nelle proposte geniali di Munari. Lui, come Rodari, è riuscito ad occupati dei bambini con la capacità di non abbassare mai lo sguardo verso di loro ma di abbassarsi per condividere lo stesso punto di vista, straniato, eccentrico, fantastico. Rodari con la parola, Munari….tutto il resto, direi.
Dai libri ad inserti, innovativi oggi come allora, alla teorizzazione della didattica del fare ormai diventato metodo riconosciuto ed utilizzato in tutto il mondo, alla direzione della sfortunata collana “Tantibambini” di Einaudi (per una interessante riflessione a questo proposito vi rimando ad una pagina del bel blog di Anna Castagnoli le figure dei libri), Munari non smette mai di sperimentare, di immaginare un lavoro di collaborazione “alla pari” con i bambini, penso a Tanta gente o ai Prelibri in cui la collaborazione attiva del lettore è necessaria alla mera costruzione della storia e del libro pena…un non-libro.
La cosa che più mi sconvolge è che, senza togliere nulla a Munari ed alla sua modernità che rimarrà tale ancora per molti decenni a venire, i suoi libri per bambini sono ancora spesso sconosciuti al grande pubblico, chi li incontra per caso, magari grazie ad un bravo libraio, li percepisce come un oggetto raffinato, adatto agli adulti non ai bambini….E invece questi sono libri, albi, che rapiscono i bambini a qualsiasi età, basterebbe metterli in mano ai bambini e non ai genitori quando si va in libreria. Forse il loro essere al limite con l’arte ed il design, editi, ormai da molto tempo, dalla bellissima casa editrice Corraini crea una barriera invisibile tra il lettore medio e il libro del tutto immaginata (in moltissime librerie o catene di bookstore questi libri non esistono perchè considerati di nicchia, con una potenziale di vendita ridotto). Munari non aveva barriere di alcun genere i suoi libri sono per tutti i bambini perché proporre loro la bellezza e pensare con essa di poter influire sulla formazione delle nuove menti, sulla loro emotività e sul loro valore morale “non è utopia ma servizio sociale” (frase scelta non a caso come motto dell’associazione “Teste fiorite”). Ma forse questo è un modo di pensare che oggi ci risulta difficile concepire…