4 novembre: libri per conoscere la Storia e ripudiare la guerra

Questo è un post un po’ strano…un post sulla guerra e sulla storia d’Italia, argomento assai ostico per tanti versi ed ancor più difficile da trattare se si parla di letteratura per l’infanzia e libri per bambini e ragazzi.

Perchè oggi? Perchè il 4 novembre del 1918 Armando Diaz, a cui tantissime delle nostre scuole sono intitolate, emanava il bollettino con la notizia dell’armistizio di Villa Giusti con cui si conclude per l’Italia la prima guerra mondiale con la fine dell’impero austro-ungarico e l’annessione di Trento e Trieste all’Italia. E già, quanti dei nostri ragazzi si ricordano non dico la data dell’unità d’Italia ma LE date dell’unità che dal 1961 ha compiuto il proprio percorso solo nel 1918?
Qualcuno all’epoca parlò di vittoria mutilata, pensando all’Istria e, perché no alla Dalmazia; qualcuno mise su interi movimenti e la più grande marcia di volontari che si fosse mai vista (la seconda sarà quella su Roma) per continuare la guerra e andarsi a prendere anche Fiume! D’annunzio marcia su Ronchi e sfida l’Italia appena riunita, appena uscita dalla guerra.

Con la prima Guerra Mondiale finisce l’era delle “vecchie” guerre, quelle del corpo a corpo, della trincea, e si entra nella modernità, del diritto internazionale (con le prime carte ad esempio, a tutela dei bambini nel 1924) ma anche delle guerre combattute con altre armi in cui  il rapporto tra vittime civili e militari si capovolgerà.

Come si fa a raccontare tutto questo a ragazzi e bambini che fortunatamente la guerra non l’hanno mai vista e che oggi hanno di fronte una quotidianità in cui la memoria storica della nazionalità italiana si gioca, se va bene, sul piano politico lasciando ampi spazi a derive nazionaliste, leghiste ed intolleranti?

Dato anche l’assommarsi degli anniversari, qualche anno fa dell’unità d’Italia, quest’anno dell’inizio (non per l’Italia, s’intende) della Prima guerra mondiale, molti sono stati i libri per ragazzi che cercano di trattare il tema della guerra ed in particolare della Prima guerra mondiale, quest’anno ad essa è anche dedicata parte delle iniziative della bellissima biennale di letteratura Le città invisibili a cura di Marnie Campagnaro, in una sezione del sito, a cura della stessa Campagnaro e di Michela Marafini, trovate anche una bellissima bibliografia a tema.
Se pensiamo a ragazzi dai 10 anni forse il modo più interessante per catturare l’attenzione del lettore e passare messaggi ed immagini potrebbe esser dato da un graphic novel come i recenti Ambulanza 13 la guerra in trincea di Ourdas e Mounier edita da Mondadori nella collana “Historica” in cui il protagonista è dell’esercito francese, il sicuramente più raffinato La grande guerra di Joe Sacco edito da Rizzoli Lizard sulla Battaglia della Somme sempre relativa al fronte anglo-francese (e ci sarà un motivo se all’estero si ragiona anche in termini di letteratura per l’infanzia di più su alcune tematiche, l’Italia anche in questo settore paga la mancanza di una memoria condivisa). Raffinato e per adolescenti è senza dubbio Una storia di Gipi Coconino Press in cui passato e presente si sovrappongono e confondono.

Novità di Terre di mezzo l’albo illustrato Il nemico di Cali Bloch, vale la pena sfogliarlo per vedere le trincee ed imparar la possibilità dell’incontro, un albo sul nemico che ha “il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore”.

E per i più piccoli? La guerra come si racconta a bambini di 4-5 anni? Si insegna l’assurdità, si “gioca” sulle differenze e per questo, secondo me, i testi migliori restano quelli del Dr. Seuss La guerra del burro e Gli Snicci entrambi editi da Giunti. Chi vincerà nella lotta agli armamenti tra quelli che imburrano le fette di sopra e quelli che invece le imburran di sotto? Non ci sono buoni e cattivi, ci sono 2 popoli identici in tutto, anche negli armamenti, solo hanno le fette imburrate al contrario. Il problema dei bambini che si divertono a leggere queste storie assurde è che non riescono ad identificare chi sono i buoni e chi i cattivi, ovvero chi ha ragione e chi ha torto.
E questa è proprio la grandezza di queste storie che trasmettono ai bambini il senso profondo della Storia in cui ci sono processi ed assurde violenze ma mai un nero e un bianco definiti. Credo Seuss abbia avuto nell’immaginario la Secondo guerra mondiale e le persecuzioni razziali creando gli Snicci e gli imburratori folli ma poco importa, ai bambini deve passare l’assurdo della guerra e della discriminazione e questi libri ci riescono perfettamente e con grande divertimento!

Teste fiorite Consenso ai cookie con Real Cookie Banner