“Pidocchi” quando la lettura può farvi grattare la testa!
Stasera un problema mi affligge…cosa leggere per darvi la buona notte visto che i cuccioli sono a dormire dalla nonna? Ho pensato: mi imbatto in una delle nuove rubriche in progettazione, come quella sulle case editrici o sui libri di genere o sulle differenze di genere o gli studi filologici sulle fiabe classiche…, ma guardo l’orologio e mi pare tardi, poi venerdì, non ce la faccio ad imbarcarmi in cose complesse.
Rinuncio al post? Quasi, faccio un giro nel web, cerco spunti ma niente, apro ma mia casella di posta e arriva l’illuminazione: da una delle rappresentanti della sezione a fianco alla nostra arriva una mail con oggetto: “Pediculosi”.
Eureka! Ecco cosa vi racconto stasera! Lo so che è un problema di tutti quindi….”Pidocchi”!!!!
Ma che pensate che vi parli davvero dei pidocchi veri? Illusi! Vi do la buona notte con uno dei libri meravigliosi di Stephanie Blake Pidocchi (appunto), Babalibri perché questo albo divertente ed ironico e in cui tutti i bambini della scuola dell’infanzia si possono ritrovare così come in tutte le meravigliose avventure di Simone-caccapupù, il protagonista, ha 2 pregi straordinari: 1) far percepire ai bambini (e soprattutto ai loro genitori che glielo leggono) che i pidocchi sono qualcosa di normale, ordinaria amministrazione, solo i vecchi bacucchi ormai pensano che siano un retaggio degli sfollati di guerra; 2) che ci può incredibilmente essere un buon motivo per prenderseli!
Già perché Simone è innamorato cotto e anche di più di Lulù ma Lulù ama Manù, a Simone si spezza il cuore naturalmente finchè, ecco che i pidocchi, sì, proprio loro, gli danno l’occasione della vita: quando tutto, anche Manù, prendono in giro Lulù perchè ha preso i pidocchi e se ne allontanano quasi fosse appestata, Simone è lì pronto a stupire Lulù con il suo amore e la perfetta noncuranza di quei pruriginosi parassiti che invadono le orecchie della sua adorata.
Allora succede una cosa davvero tenera, Lulù dà a Simone un bacio e….pidocchi in sovrappiù, ma che importa? L’amore è per sempre, i pidocchi hanno breve vita dopo lo shampoo!
Capito mamme e papà?
I libri della Blake, o di Simone, se vi piace di più (leggetevi in proposito l’aneddoto che l’autrice racconta in un’intervista, è molto significativo!) sono delle piccole dispense di vita quotidiana ad uso dei più piccoli di cui difficilmente si può fare a meno. Qualsiasi cosa accada ai bambini, o sia accaduta ai bambini che siete stati, Simone l’ha vissuta e il suo racconto ironico e reale è la miglior forma di esorcizzazione che si possa immaginare, per questo i bambini lo adorano! Che siate stati truffati da uno pseudo amico con uno scambio iniquo, stiate per avere un fratellino o l’abbiate già avuto, che abbiate mal di denti o i pidocchi, che abbiate paura del buio, del vasino o della scuola la Blake e Simone ci sono! Caccapupù si è fatto persino mangiare dal lupo nell’omonimo libro (sempre edito da Babalibri) per esorcizzare la paura del libro di tutti i bambini del mondo, ma cosa ci serve di più per tranquillizzare i nostri piccoli e augurar loro una notte serena?
p.s. Sperando che Pidocchi sia riuscito a tranquillizzare anche l’ansia da genitori sono molto comprensiva e vi faccio un piccolo breviario reale sui pidocchi da leggere rigorosamente con la vocina rapidissima delle indicazioni pubblicitarie dei farmaci:
1) I pidocchi non saltano bensì passano per contatto diretto tra teste o se i bambini si prestano cappelli o fermagli.
2) non prediligono le teste sporche, anzi, più i capelli sono puliti meglio stanno…e dategli torto!
3) Non esistono sciampi o metodi preventivi ma solo il controllo col pettinino per individuare subito le prime uova prima che si schiudano, solo dopo aver accertato l’infestazione serve fare lo shampoo specifico, glielo spiega anche Simone a Lulù!
4) non serve bollire lenzuola o altro, basta lasciare tutto all’aria aperta per 48 ore, i pidocchi non vivono oltre lontani dal cuoio capelluto;
5) Non serve lavare tutti i peluches, so che ne avete milioni, come noi, basta chiudere quelli usati di recente in sacchetti per qualche giorno!
Il ministero della salute ha creato una sezione del sito molto ben fatta e dal bellissimo nome “non perdere la testa” e lo trovate qui