Silent book, chi è costui?

Il prossimo incontro del gruppo di lettura Libro peloso, che sarà il 17 gennaio come sempre in Bettini, sarà dedicato ai silent book.

Siccome mi sono già arrivate diverse richieste di delucidazione sull’argomento approfitto del mio praticello fiorito per dire che i silent book sono albi illustrati senza parole, silenti ma non silenziosi perché possiamo dare loro tutte le parole che vogliamo o al contrario affrontarli in silenzio.

L’approccio a questi libri cambia moltissimo a seconda dell’età e sarà interessante vedere cosa ne verrà fuori tra…adulti che pensano ai bambini.

Soprattutto l’analisi dei silent permette di concentrarsi su due linguaggi a cui di solito (come adulti abituati ai testi scritti) si pensa meno ovvero quello iconico e quello grafico. Curioso notare in questo senso che alcuni albi illustrati che nelle edizioni originali non hanno testo, o non ne necessiterebbero (ad esempio Perchè di Nikolai Popov, Nord-sud edizioni) in Italia vengono editi con l’accompagnamento linguistico di cui pare non possiamo proprio fare a meno.

Che ci piacciano o meno, che ci appassionino o meno i silent book sono una grande opportunità, un laboratorio per comprendere i meccanismi della narrazione astraendoci per una volta dalle parole e mi taccio altrimenti che ci raccontiamo il 17?

Solo 2 esempi di silent book tanto per darvi un’idea e poi vi aspettiamo al “Libro peloso”.

Susy Lee, L’onda, Corraini.

Monique Felix, C‘era una volta un topo chiuso in un libro, Emme edizioni.

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