“Flora e il pinguino”. Lettura della buonanotte

Lo aspettavo con ansia e oggi finalmente  arrivato!!! Flora e il pinguino, il nuovo silent bood di  Molly Idle edito da Gallucci, non ce lo siamo fatti sfuggire visto il precedente del meraviglioso Flora e il fenicottero.
 
Questa volta il paesaggio è più freddo, meno maestoso, più a misura della piccola Flora che però, bisogna ammetterlo, ha proprio fatto tesoro della lezione di danza ed eleganza del fenicottero, almeno quanto spero lui abbia fatto tesoro di quella di lei.
Il pinguino compare da un buco nel ghiaccio e sembra lì proprio per Flora, tra i due c’è una comprensione immediata fino a quando…il pinguino si ricorda di essere tale e si tuffa a prendere al volo un pesce del branco che sotto la banchisa sta seguendo ed imitando la danza dei due pattinatori. 
Mica si fa così però, si può abbandonare una ballerina nel bel mezzo di una piroetta solo per correre dietro a un pesce? “Ma dai Flora, scusa, guarda il pesce era…per te!”
“A sì, peccato, non mi interessa” e lo rilancia nel buco con enorme sconforto del pinguino che quasi picchia la testa sul ghiaccio per la disperazione. Flora, forse hai esagerato, dopo tutto un pinguino è sempre un pinguino e se ti dona un pesce vuole dire che è una cosa seria, un po’ come quando il gatto ci porta in casa un trofeo di caccia, per quanto dispiaciuti e un po’ schifati ma il nostro felino lo dobbiamo ringraziare!
Ma non temete, Flora è una bambina saggia, impara in fretta ed in fretta si toglie un laccio del pattino e lo usa per ripescare il pesciolino che infatti…abbocca permettendo una degna conclusione della danza sul ghiaccio.
Flora e il pinguino non è un sequel, ripropone tecniche simili ma con contenuti e messaggi diversi dalla danza col fenicottero, qui la componente più “realistica” anche se non è proprio il termine che cercavo, è più forte, la poesia e l’ironia risultano molto attenuate e non credo sia solo per il contesto…ghiacciato. Certo, il colpo di genio è stata l’invenzione di Flora e il fenicottero e mica è facile ripeterlo, con lo stesso protagonista poi; forse però è anche vero che se avessimo conosciuto il pinguino per primo, ignorando che è esistito un fenicottero che ha insegnato a Flora a ballare avremmo letto e accolto quest’albo diversamente.
Se pure il pinguino, forse per sua stessa costituzione, non arriva ai vertici del fenicottero, avere un albo di Iddle Molly vale sicuramente la pena, tanto più che questa storia, forse in qualche modo più semplice, con meno implicazioni arriva più direttamente anche a bambini più piccoli ed educa lo sguardo e la lettura verso i silent in modo diverso!
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