“Le scatole di felicità”
“Da grande voglio essere felice”, questo era l’imperativo categorico di Thomas, protagonista dello struggente Libro di tutte le cose (Guus Kuijer, Salani).
Quello di Lola, piccola cricetina protagonista di Le scatole di felicità, di Claude K. Dubois e Carl Norak edito da Babalibri, potrebbe essere invece quello a cui ogni bambino ha diritto: “Oggi voglio essere felice”!
Più facile a dirsi che a farsi in realtà, per il semplice fatto che le felicità non sono tutte uguali, ce ne sono di grandi e di piccole, e ciascuna va riconosciuta per ciò che è e collocata nella giusta scatola, una piccola per le felicità piccole ed una grande per quelle grandi. Lola non ha difficoltà di catalogazione in tal senso, riesce anche tranquillamente a distinguere ciò che non merita proprio di entrare nemmeno nella più piccola delle scatole di felicità!
La sua quotidianità si divide in base alle sue scatole fino a quando qualcuno non la prende in giro, fino a quando il suo fratellino non viene sorpreso mentre butta dentro le scatole schifezze a caso, non certo felicità. Ma è proprio a quel punto che Lola fa un salto di qualità nella propria scelta di cosa mettere nelle scatole, non vuole cedere alla rabbia nè agli accidenti del mondo esterno e sapete che c’è? Dentro la scatola grande ci si mette lei! Sì, tutta intera, e di lì non intende uscire fino a quando non sarà felice!
Fortunatamente Lola è saggia, molto più saggia di qualsiasi “grande” e molto rapidamente scopre la grandezza della felicità nei piccoli gesti d’amore per esempio….”Il bacio della buonanotte”!
“Lola, dormi?” chiede Teo (il fratellino) nel buio.
Nessuna risposta. Allora Teo posa dolcemente sul letto la sua scatola di scuse”
Questo piccolo albo, secondo titolo dedicato dagli autori a Lola (il primo Dolci parole era uscito per Babalibri nel 2000), è un piccolo trattato sulla felicità… e non solo.
Piccolo libro: grande felicità!