Auguri ad Alice (nel paese delle meraviglie)
Oggi è il mio non-compleanno, forse potrei festeggiare con Alice…
Ah, ma oggi è il compleanno di Alice! Davvero? Sì, la vedo da queste parti che si ingrandisce e rimpicciolisce a seconda della mia noia. Che sia nel paese delle meraviglie? Beh, considerando l’autentico valore di vox media che il wonder di Alice ha direi proprio di sì!
Compiva oggi gli anni Alice Liddell che oggi avrebbe 163 anni, compiva invece 7 anni il giorno in cui il reverendo Dogson, alias Carroll, la fece infilare nel mondo del sottosuolo meraviglioso alla ricerca del coniglio bianco. Continuerà per sempre a compire 7 anni ogni volta che chiunque nel mondo aprirà per la prima o l’ennesima volta Alice in wonderland, Alice nel paese delle meraviglie. Le sembrerà di trovarsi ancora e sempre alla tavola del Cappellaio Matto e della Lepre Marzolina condannati a restare bloccati nel tempo all’ora del té solo per essersi presi gioco di lui!
Chi l’avrebbe detto alla vera Alice Liddell che anche lei sarebbe rimasta bloccata nel tempo della sua infanzia, e soprattutto chi l’avrebbe mai detto al suo autore che da una forma di amore ai limiti della perversione avrebbe ricavato uno dei capolavori della letteratura occidentale!
In questi giorni, settimane, mesi da tutte le parti si celebrano Alice ed il suo creatore ma soprattutto la grandezza del libro che per primo ha dato dignità d’esistenza nella letteratura al nonsense, come sempre, e come forse è giusto che sia, l’opera ha vita autonoma, lascia indietro tutto, muse ispiratrici e creatori compresi! Per anni mi sono occupata di ricostruire la genesi di opere letterarie, di capire cosa gira nella mente di un autore quando crea un’opera letteraria, e credo sia necessario e giusto farlo (se non altro per giustificare la dedizione di tanto tempo!) ma poi sempre mi scontro con il dato di realtà: l’opera arriva dove e come vuole lei, o meglio, vogliono i suoi lettori. Ed allora, in un certo senso, può arrivare anche dove e come vogliono i suoi rilettori e interpreti, penso naturalmente alle riletture illustrate di Alice, centinaia in tutti i Paesi del mondo. Ciascuna che da spazio ad una nuova e diversa lettura del testo, ad una diversa interpretazione del senso, la bellezza di scoprire che in una grande opera (un classico lo avrebbe chiamato Calvino) puoi trovare tutto ciò che c’è dentro i tuoi occhi e molto di più.
Non entrerò qui nel dettaglio del testo di Alice nel paese delle meraviglie o della sua prosecuzione Dietro lo specchio, non ne sarei in grado e tantissimi sono i buoni studi e contributi che da anni studiano questo che ormai è diventato un vero punto di riferimento per la letteratura (senza aggettivi); però se volete curiosare nelle edizioni che in Italia hanno reinventato Alice a livello iconografico ed illustrativo eccone qualche esempio, a ciascuno il suo!
p.s. Se invece volete qualche idea su Carroll troverete un bello e in parte sconvolgente saggio qui.
illustrazioni di Lisbeth Zwerger, edizioni Nord sud. |
Illustrazioni di Yayoi Kusama, Orecchio Acerbo |
edizione annotata di Martin Gardner e Massolino d’Amico, Bur. |
illustrazioni di Emma Chechester Clark, La margherita. |
illustrazioni di Francesca Rossi, White Star. |
Nicoletta Codigola, Fatatrac (carte in tavola). |
illustrazioni di Dautremair, Donzelli. |