La lettura di stasera è qualcosa a cui sto pensando da quando l’ho avuta in mano la prima volta qualche tempo fa, ho aspettato e aspettato e poi, chissà perché, stasera è arrivato il suo momento. Il momento di volare oltre l’Oceano, di volare al di là della realtà ed approdare in un mondo altro, che sia l’America in senso geografico o in senso metaforico poco importa.
Certo Lingbergh l’ha sognata e raggiunta per davvero ma il suo è un po’ il viaggio di tutti coloro che sognano di emigrare in un Paese libero ed in questi giorni di tragedie del mare annunciate non posso fare a meno di pensare a quanti piccoli Lingbergh immaginano anche solo con la fantasia di passare il mare che li divide dal paradiso, o almeno da un mondo migliore rispetto a quello da cui si viene. Non posso fare a meno di pensare a tutti coloro che vedono annientata la propria stirpe e sognano un mondo diverso.
Ma la storia che questo splendido, intenso, incredibilmente bello, albo illustrato edito da poco da Orecchio Acerbo è molto di più di questo. E’ l’equilibrio tra realtà, desiderio, frustrazione e realizzazione. Una storia che darebbe speranza a chiunque, persino ad un topino in un mondo di trappole!
A, già, forse non vi ancora detto che Lingbergh è un topo! Pensavate a quel famoso pioniere del volo della prima trasvolata oceanica? Macchè! Anzi, pare proprio che fu proprio il topo a dare l’idea al pilota umano!
Il piccolo topo, al contrario dei suoi colleghi del Pifferaio magico si scopre improvvisamente solo, le trappole micidiali stanno sterminando il suo popolo e chi ha potuto è partito per l’America… vi sembra una Storia già sentita? Già, e non erano topi…Ma andiamo avanti. Lingbergh decide di imbarcarsi su un piroscafo ma per un topo in mezzo ai gatti del porto non è poi così semplice! No, ci vuole un’idea geniale, diversa, ci vorrebbero delle ali come quelle del pipistrello che tutto sommato sembra così simile ad un topo volante! Fortunatamente Lingbergh ha un ingegno almeno pari a quello del suo disegnatore appassionato di macchine volanti nell’immaginare congegni per costruire mini ali o mini aerei, a qualche umano in quei giorni scompaiono misteriosamente pezzi di ingranaggi di orologi ma che importa, il piccolo topo è pronto a rischiare il tutto e per tutto, anche a rischiare di fallire, anche a farsi scoprire, persino ad affrontare i gufi che ormai lo assediano da ogni parte.

Ma se è vero che “vola solo chi osa farlo” il nostro topo riesce a volare perché ha osato sognare di farlo e in America ci arriva davvero!
Dunque, innanzitutto in Lingbergh di Torben Kuhlmann si viene risucchiati dalla bellezza delle tavole, dalla perfezione dell’impianto, che non saprei dirvi se la storia (solo testo intendo) da sola sarebbe bella o meno, so solo che così è perfetta, si respira persino l’aria fuligginosa e si leggono i giornali della sera in questo albo che sembra quasi d’epoca, sin dalla copertina (d’altra parte siamo ai primi del ‘900 che credete!).
Poi una storia come questa dà il coraggio di sognare e di inseguire i propri desideri a chiunque lo pretenda, topo o umano che sia, bambino o adulto…no, meglio bambino, gli adulti troppo spesso non riescono nemmeno più a immaginare di sognare…
L’emozione dell’atterraggio del protagonista è quella di chi legge e segue col fiato sospeso che l’eroe vinca e qui un mini eroe, un topo qualunque vince contro i malvagi, contro ogni pronostico ma assolutamente in consonanza con la propria volontà.
Ecco, imparare ad essere volitivi è forse il senso più profondo che questo albo ci lascia, ammesso che bisogna trovarvene uno; esprimere la propria volontà e dare respiro di realtà ai propri desideri ed alle proprie aspirazioni anche se ai più potrebbero sembrare vani voli pindarici.
Lingbergh non è Icaro, le sue ali non si sciolgono.
Mi sono innamorata di questo albo sin dal titolo, poi dal booktrailer che una volta tanto merita di esser visto perché vi metterà addosso una voglia spasmodica di averlo. Adesso che ce l’ho ogni tanto lo apro solo per guardare le illustrazioni e diventare un po’ topo, immaginare la mia America o più che altro il mio aereo per arrivarci!
p.s. Lingbergh. L’avventutosa storia del un topo che sorvolò l’oceano è la tesi di laurea del suo autore che ha quasi trent’anni….siamo solo all’inizio!