Mumin!!
Qualche settimana fa siamo stati in vacanza in Finlandia e se mi chiedessero che cosa ci ha colpito di più direi senza esitazione I MUMIN!!!
Questi personaggi che forse in Italia forse si conoscono poco ma che nel mondo fanno furore e bastava essere a Bologna nel padiglione internazionale a loro interamente dedicato per averne un’idea.
In Finlandia, patria di Tove Jansson, i Mumin e gli altri personaggi che vi ruotano attorno sono dei veri e propri monumenti nazionali, il “marchio” finlandese, dopo la Nokia, più conosciuto al mondo! E se non ci credete guardate qui!
Ma chi sono i Mumin? Mah, fisicamente sono esseri che ricordano un po’ un ippopotamo ma che in realtà la loro creatrice chiamava Troll in ricordo di una storia che le raccontava uno zio. Insieme al Mumin Troll c’è la sua fidanzata Grugnina e Mamma Mumin e Papà Mumin, una vera famiglia attorno alla quale la Jansson cotruirà un intero universo parallelo in cui Mumin e esseri antropomorfi convivono in relazioni interessanti, tutte da scoprire e da interpretare, a cominciare da i nomi…
Ma nel mondo Mumin non ci sono solo loro, proprio come nel mondo reale, ma molto più empaticamente, entrano in contatto creature di diversi tipi:
Piccola Mi
Mimla:
Knit:
Snufkin:
Tabacco:
Gli emuli (i più antropomorfi di tutti!!)
Morra:
Placida: (qui insieme a Grugnina)
E tanti altri, tantissimi altri! Quello dei Mumin è un intero mondo a sè con sue logiche e personaggi di tutti i tipi molto caratterizzati. Forse è anche questa uno dei motivi per cui i lettori italiani non sono ipazziti per i testi dei mumin come il resto del mondo. Devi prenderti del tempo per entrarci, comprenderli e riconoscerli, è davvero come entrare in un altro mondo ma vale senz’altro la pena farlo, il mondo che i Mumin ti aprono è a metà tra la metafora e la parodia del nostro, sa essere impegnativo quanto esilarante e non lascia mai indifferenti.
Tove Jansson ha creato i suoi personaggi a partire dalla prima meà del ‘900, videro la luce editoriale nel 1946, nel 1966 è stata anche insignita del premio Andersen internazionale, il più prestigioso premio per la letteratura per l’infanzia; ma è con gli anni Novanta che il mumin-pensiero contagia il mondo facendosi tradurre in ben 38 lingue e diventando anche un cartone animato (di grande successo all’estero e praticamente ignoto in Italia!). Per saperne qualcosa di più vi consiglio questo bel post sulla Jansson.
Ma veniamo alla vicenda editoriale dei Mumin in Italia: i libri della Tove, a conferma della fortuna alterna che questa grande artista ha avuto nel nostro Paese anche presso le case editrici, sono stati editi da diversi marchi: Salani, Black Velvet (quelli in fumetto), Giunti (che ha tentato di rilanciarli qualche anno fa) e Gallucci.
I titoli Salani sono:
Caccia alla cometa (1946) – Salani (2002)
Il cappello del Grande Bau (1948) – Salani (1990)
Le memorie di Papà Mumin (1950) – Salani (2007)
Magia di mezza estate (1954) – Salani (1990)
Magia d’inverno (1957) – Salani (1992)
Racconti dalla valle dei Mumin (1962) – Salani (1995)
Piccolo Knitt tutto solo (1960) – Salani (2003)

Le follie invernali di Mumin, Firenze, Black Velvet Editrice, 2011

Mumin e i marziani, Firenze, Black Velvet Editrice, 2011







Chiudo qui questa mini carrellata dedicata ai Mumin semplicemente sperando che ve ne innamoriate come me ne sono innamorata io, lasciateli entrare con il loro lessico, con il loro mondo dentro il vostro e vedrete che vi sorprenderanno con la loro straordinaria filosofia di vita gentile. Quanto a me punto a Mamma Mumin, uno dei personaggi più belli che si possano incontrare! La mamma che ogni bambino si meriterebbe di avere!
