“Orso acchiappafarfalle”

Orso acchiappafarfalle è un albo scritto da Susanna Isern e illustrato da Marjorie Pourchet edito da Logos, casa editrice specializzata in albi illustrati non necessariamente pensati per un pubblico; in questo caso tuttavia la storia di Orso per lo stile della narrazione e dell’illustrazione può benissimo essere letta anche ai piccolini di 3-4 anni e vi restituirà, ogni volta, ad ogni età, la forza e il coraggio di un orso pronto a rischiar tutto per salvare una farfalla!

C’era una volta, ma speriamo che ci sia ancora, un orso che un giorno trovò un retino acchiappafarfalle. Lì per lì si fermò a pensare cosa avrebbe potuto farsene, lui che di tanto in tanto raccoglieva strani oggetti e se li portava dietro nella sua barchetta porta cianfrusaglie.

Se foste stati lì, nel bosco di Orso, vi sareste senz’altro accorti che le cose che raccoglie Orso non sono cose comuni, dalla barchetta infatti spuntano una bella sedia di quelle di legno con l’imbottitura di tessuto, un cannocchiale, un cappello, una sveglia…e adesso anche un retino. Sì, ma che farsene?

O bella, prendere farfalle! Orrore e massima disapprovazione! Povere farfalle!

Ma no, che avete capito! Orso sovverte l’ordine delle cose, per lui il retino serve a salvare la vita alle farfalle che malauguratamente finiscono nell’acqua. Invece di essere un oggetto mortifero diventa un salvafarfalle!

Vi sarà capitato di salvare un insetto dall’acqua! Noi abbiamo passato 3 giorni a salvare coccinelle qualche estate fa; di solito dopo il primo momento di stordimento non è che indugino tanto attorno al salvatore di turno, al deus ex machina che ha ridato loro la vita, anzi scappano a ali spiegate il più rapidamente possibile. Lo stesso capita ad Orso che dopo aver aspettato che la farfalla stesa ad asciugare sul suo nasone si sia svegliata, non fa nemmeno in tempo a salutarla che quella dal terrore è già volata chissà dove!

Ma Orso non è tipo da medaglie né da farsi abbattere, lui col suo retino ha trovato il suo posto nel mondo, salvare farfalle è la sua missione e poco importa se queste non si fermano nemmeno a ringraziarlo dopo!

Un giorno però ad Orso capitò di salvare la più grande e bella farfalla che avesse mai visto e lei, chissà, forse meno intimorita dalle sua dimensioni di super farfalla, non solo non scappa ma decide di trascorrere il suo tempo con Orso, lui l’ha salvata e adesso…lei salverà lui rendendo meno solitarie le sue giornate.

Tutto sembrava filare liscio fino a quando Orso, nel cercare di salvare una farfalla, scivolò nello stagno in tempesta e nessuno, nemmeno gli animali del bosco e la sua angosciata amica Bianca, la farfalla compagna di Orso, sapevano cosa fare, nessuno era così forse da poter rischiare gli schizzi d’acqua.
Nessun…singolo….ma un intero nugolo di farfalle composto da tutte quelle a cui orso aveva salvato la vita sì!!

Proprio come lui aveva fatto con loro Orso, svenuto, venne messo ad asciugare sulla cima di una montagna quasi fosse un nasone come il suo. Di giorno aria e sole, di notte una coloratissima coperta di farfalle perché non prendesse il raffreddore.

“Finalmente, una sera, Orso si svegliò.
Le farfalle lo guardavano, assorte nei propri pensieri.
E quando videro che apriva gli occhi,
si misero a svolazzare tutte contente”

Da quel giorno Orso è sempre circondato da farfalle, con loro si rincorre tra le nuvole, prende una tazza di miele con la luna e talvolta va persino a trovare i cugini Orso e Panda dall’altra parte del mondo.

Adesso nella barchetta portatutto di Orso si possono facilmente intravvedere, insieme a ombrelli, scolapasta, grammofoni e vari oggetti, delle nuvolette legate a dei fili a mo’ di palloncini. Orso continua la propria missione sulla terra come in cielo e se vi capita di tanto in tanto di vedere una nuvola a forma di orso forse non è una semplice nuvola. Ma soprattutto se vi capita di trovare un retino fatene il miglior uso possibile.

“Chi salva una vita salva il mondo intero” si legge nel Talmud e Orso lo sa bene!

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