Leggere dà la felicità

Dicembre è solitamente un mese che vola e, nonostante siano ormai trascorse delle settimane vi racconto il nostro incontro, ultimo del 2015 del gruppo di lettura “Libro peloso” tenutosi nell’ormai lontano 12 dicembre!

Il tema, forse lo ricorderete era…un albo a piacere, un po’ come quando a scuola da bambini ci davano un tema da fare a piacere, qualcuno lo prendeva come un salto nel baratro perché, come sostengono gli oulipiani per scrivere ci vuole una regola che ti stringa e costringa, per altri invece era il momento di liberazione del sé.
Noi, del libro peloso, spero, l’abbiamo vissuto come un momento di liberazione, un incontro per raccontarci attraverso qualcosa che ci ha dato, per modi e in forme diverse, piacere da adulte o da bambine ciascuno l’ha scelto per s’é.
Insomma, ci siamo aperte, personalmente, nei libri che ciascuna ha portato, ho avuto conferma e riconosciuto le donne che per più di un anno mi hanno accompagnata nel progetto del gruppo di lettura e questo è stato davvero bello, tanto che non voglio fare qui, come di solito faccio, bibliografie perché ciò che ciascuna ha portato era per lì e allora e non mi pare corretto divulgarlo.

Allora, che ci faccio qui a chiudere l’anno col racconto che non farò dell’ultimo gruppo di lettura del 2015?

Traggo spunti, faccio i conti con un anno di lavoro che, mi pare, ma so che non dovrei dirlo io (ogni scarrafone è bello a mamma sua), sia stato ricco e molto molto positivo per come teste fiorite, il gruppo di lettura e i tanti progetti lanciati stanno procedendo. E mi piace fare questi conti, seguiranno naturalmente le previsioni di bilancio del 2016 che si prevede ancora meglio….,, parlando del piacere perché se c’è un motivo per cui dobbiamo lavorare perché la lettura entri nella vita dei nostri bambini è la cura del piacere!

Certo, il cervello aumenta di circonferenza, le sinapsi fanno l’hola-hop e le competenze cognitive, mnemoniche e linguistiche ballano il twist se leggiamo sin dalla primissima infanzia ai nostri piccoli, questo la scienza non smette mai di dircelo, ma perchè questo accada, ovvero perchè chiunque – bambino/a adulto/a che sia – succeda si deve dare l’evento della lettura e questo si ha solo e soltanto se la lettura genera piacere, un piacere che puntiamo e cerchiamo di iterare il più possibile….le sinapsi e il resto vengono di conseguenza!

Lo dico sempre alle neomamme ma forse ce lo possiamo dire anche tra di noi: la lettura è un bisogno secondario, non produce pianto se manca (come invece fanno i bisogni primari) ma è un delitto privarsene così come lo sarebbe il privarsi di una risata, di un pianto, di una scoperta. E’ un bisogno subdolo perchè se non sai che esiste non ne puoi sentire la mancanza, ma se lo scopri…allora non potrai farne più a meno!

La lettura è un bisogno secondario basato sull’iterazione del principio di piacere.

Più facile di così!

E’ che è davvero difficile imparare a dare e a darsi questo tipo di piacere, e ancora di più lo è comprendere a metabolizzare il fatto che solo la lettura e i libri di qualità ce la fanno, riescono a strutturare questo legame libidinoso perché se qualcosa non ci interessa e ci annoia non tentiamo iterarne l’esperienza (certo ci sono anche i masochistici ma entriamo nella fascia adulta e non è di mia competenza!). Attenzione però, questo non vuol affatto dire che un libro deve essere per forza divertente, e il piacere della melanconia, della tristezza, della scoperta accompagnata e dolce della morte, della paura, dove lo mettiamo?  

Così mi piace pensare anche alla nascita di Teste fiorite, prima come blog, poi come associazione, la ricerca di un piacere che però potesse dare le basi, mettere radici ed aiutare anche qualcun altro, qualcuno che di solito di voce ne ha poca (e non perché non sappia gridare), i bambini e ragazzi in primis e per arrivare a loro, agli adulti che ne hanno cura. Anche la cura dovrebbe essere in parte iterazione del piacere ed infatti la lettura dovrebbe essere parte integrante del percorso di cura verso ogni essere umano.

Pensate un po’ che alla fine del giro di letture del nostro bellissimo gruppo (che continua ad ingrandirsi e ringrazio davvero tutte di cuore!) mi sono solo allora resa conto che mentre quasi tutte mi hanno regalato squarci della loro infanzia o dell’inizio del loro lavoro con i bambini, io avevo pensato sempre e solo a me nel presente per cercare l’albo che mi ha cambiato la vita e invece…se voglio cercare le radici del mio piacere e sopratutto del perché la letteratura mi abbia e continui da sempre a segnarmi tanto devo andare molto ma molto più indietro e porterò qui ora con voi il libro che solo a posteriori mi sono resa conto avrei voluto davvero avere tra le mani: Il gatto e il diavolo di James Joyce ormai da tantissimo fuori catalogo ed edito da Emme, che con le sue figurine e qualche scritta di troppo conservo ancora nella mia libreria.

Da domani vi accompagnerò con libri bellissimi nel passaggio d’anno perché la fine e l’inizio siano dolci e soprattutto piacevoli!

bellissima illustrazione di Daniela Iride Murgia che per me è proprio l’essenza del piacere della bellezza!

Il prossimo incontro del gruppo di lettura Libro peloso, primo del 2016, sarà sabato 9 gennaio presso il circolo culturale Paolo Peroni a S. margherita a Venezia dalle 10 come sempre il tema scelto….tenetevi stretti è: gli sfondi delle storie. Ovvero ciò a cui di solito non si nota ma senza il quale l’immagine non potrebbe esistere….ne sentiremo delle belle! Vi aspettiamo!

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