“Cani e gatti” sotto la lente della scienza

Una delle cose che più mi affascina nell’occuparmi o tentare di occuparmi di letteratura per l’infanzia è che questo prevede di avere a che fare con libri di tutti i generi, di tutte le provenienze e con ogni tipo di approccio.

Se ci si occupa di letteratura italiana non solo ci si occupa solo di quella ma nella maggior parte dei casi si ha una ulteriore specializzazione di tipo cronologico o di genere letterario; se ci si occupa di letterature comparate ci si occupa di libri scritti in lingue diverse, che ci parlano di culture diverse.

Se ci si occupa di divulgazione….generalmente non ci si occupa di divulgazione, volete che un letterato si occupi anche di questo?

Se tuttavia, come sono felice di fare, mi occupo di letteratura per l’infanzia, devo fare un bel respiro, armarmi di strumenti critici adeguati ed essere assolutamente pronta ad immergermi in tutto questo senza quasi soluzione di continuità perchè nella discussissima definizione di letteratura per l’infanzia c’è la letteratura italiana e comparata ecc. ecc. e la divulgazione e persino la metaletteratura critica di genere!

Magnifico! Difficilissimo!!

Anche per questo la adoro! In questo settore non ci sono vagoni sigillati, gli scompartimenti del treno sono tutti uniti e comunicanti, si può andare da un lato all’altro senza tema di cadere fuori dal finestrino o deragliare del tutto.

Detto questo oggi mi occupo di un libro divulgativo scientifico e nel farlo faccio una mini premessa che qualcuno detesterà ma che a molti credo possa tornare utile per fare chiarezza in questo mare magnum:
i libri che si rivolgono a bambini e ragazzi di divulgazione scientifica, ma anche non scientifica, possono essere scritti da scrittori che si documentano ma di mestiere fanno gli scrittori, o direttamente da scienziati o esperti di settore. Nella maggior parte dei casi uno scienziato non si occupa anche di spiegare ai più il proprio mondo, tanto meno ai bambini (anche se alcuni casi esemplari ci sono), solitamente è lo scrittore che attraverso gli strumenti letterari apre la breccia migliore per parlare al giovane lettore. Le collane o i libri di scienza che hanno una narrazione letteraria, gli albi che mediano contenuti divulgativi ma in forma iconica alle soglie dell’arte come solo gli albi illustrati sanno fare, riescono ad impiegare al meglio i linguaggi letterari e artistici allo scopo divulgativo.

Ci sono casi poi, e credo sia proprio il caso del libro che vi consiglio oggi, in cui l’autore non è proprio uno scienziato ma un giornalista scientifico sì quindi il livello narrativo si abbassa ma non a discapito della chiarezza o qualità del testo ma a favore di una maggiore scientificità di contenuti, al tempo stesso le illustrazioni accuratissime e ironiche compensano l’aspetto linguistico e bilanciano perfettamente la comunicazione andando a costruire un libro ben riuscito nel suo intento e che rappresenta una buona occasione per un lettore giovane di avere a che fare con un libro di divulgazione scientifica, non narrativo, diverso dal solito.

Cani e gatti sotto la lente della scienza di Antonio Fischetti e Sèbastien Mourrain edito da pochissimo da Editoriale Scienza nella collana “A tutta scienza”, tratta in maniera sistematica e scientifica alcuni aspetti della vita canina e felina intrinseci e domestici, è un manuale di etologia a tutti gli effetti in cui l’approccio non è mai banalizzato né abbassato di livello perché rivolto al pubblico bambino. Il caratteristico linguaggio e approccio permette di non dover leggere il libro di seguito dall’inizio alla fine per trarne qualche contenuto bensì di poterlo consultare a salti in maniera tematica in base alle curiosità o necessità del lettore. Le illustrazioni che accompagnano ogni singolo tema trattato creano un bell’impatto sorprendente con il testo poiché fanno da contraltare ironico e decisamente in contrappunto con l’oggettività dei contenuti del testo che diverte il lettore.

La lettura-consultazione di un testo del genere permette al lettore di prendere confidenza con un approccio all’oggetto libro diverso, scientifico: il libro usato per fare ricerca, in senso profondo del termine, in maniera sistematica avendo in più un tema e una veste grafica e iconografica decisamente accattivanti.


Il libro è consigliato a partire dai 9 anni e io sono proprio d’accordo perché l’approccio è esattamente quello che può e deve essere promosso in questa fascia d’età.

Il volume è diviso in cani e gatti, per ciascuno 13 capitoletti trattano sotto la lente della scienza, come recita il sottotitolo, comportamenti tipici dei due animali: il linguaggio, la vita sociale con altri simili o con l’essere umano e la vita sessuale.

Cani e gatti sotto la lente della scienza è un titolo che la casa editrice ha importato dalla Francia dove era stato pubblicato in occasione Chiens & chats – L’expo, un’esposizione de La cité des sciences et de l’industrie a Parigi; credo, ma non ho troppi strumenti per dirlo, è una mia pura impressione, che forse all’estero sia più frequente trovare libri di divulgazione che siano libri scientifici a tutti gli effetti in cui la destinazione rivolta al lettore bambino o ragazzo non significa abbassamento o semplificazione dei contenuti ma semplice (difficilissimo) adeguamento dello stile comunicativo, mentre i libri divulgativi che più vedo in giro, non di case editrici specializzate evidentemente, mantengono un livello davvero troppo basso di trattazione che non è giustificato dall’età di destinazione bensì da una semplificazione del concetto di infanzia.

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