Ma è davvero possibile leggere con bambini così piccoli?

Letture leggere, letture divertenti, letture impegnative, letture ad alta voce, letture animate… sembrerà forse strano ma all’Asilo Nido si legge molto e un po’ di tutto.

Una mattina un papà mi chiese… “Ma è davvero possibile leggere con i bambini così piccoli? Perché io ho provato con mio figlio, mi sono seduto per terra accanto a lui e ho preso un libro, ma dopo pochissimo si è alzato e ha cominciato ad andare in giro”.

“Si può, si può!”

Sì, leggere assieme a bambini molto piccoli è possibile.

La risposta affermativa da parte mia è quasi scontata, lo so, ma paradossalmente non è importante la risposta in sé quanto il processo, il percorso che la rende possibile.

Infatti nel processo di lettura vanno considerate alcune variabili fondamentali. Dipende molto dal dove si legge, dal come si legge e dal cosa si legge. Non si può leggere ovunque, in qualsiasi modo e qualunque cosa, almeno non con i bambini!

Per la mia esperienza al nido ci sono quattro modi di sperimentare la lettura:

  • lettura “composta”: i bambini seduti sui loro seggioloni ascoltano le storie proposte dall’educatrice;
  • lettura “laboratoriale” dove i bambini possono sperimentare i libri, l’educatrice predispone un particolare setting e appoggia il bambino nelle varie scelte;
  • lettura “individuale” dove l’adulto può dedicarsi completamente ad un solo bambino;
  • lettura “libera” dove i bambini utilizzano i libri in completa autonomia.

A volte poi capita che le varie modalità di lettura si incontrino ed intersechino.

Oggi vorrei raccontandovi un’attività laboratoriale proposta ai bambini della sezione lattanti.

Sottofondo musicale ad hoc (di solito preferisco musica classica), un tappetone cosparso di libri di ogni genere o quasi (per ovvi motivi evito i pop-up): libri tessili, libri cartonati, libri gommati, libri tattili, libri forati, libri con le finestrelle o con estensioni e un cuscinone gigante a forma di giraffa adagiato accanto al tappetone.

I bambini erano parecchi e… parecchie sono state le reazioni: un bimbo sembrava un vero intenditore, è stato seduto mezz’ora e ha guardato tutti e sottolineo tutti i libri! Li ha sfogliati uno ad uno, pagina per pagina, da quelli di stoffa, a quelli con le finestrelle, a quelli tattili.

Una bimba ha accarezzato un paio di libri morbidi ma alla fine ha scelto di assaggiare un cartonato.

Un’altra invece si è comodamente distesa sul morbido cuscinone e ha letto il suo bel libro, spaparanzata a pancia in su, in tutto relax (come darle torto?).

Qualcuno ha spostato i libri freneticamente come se ne stesse cercando uno in particolare finché un libro con i buchi ha captato la sua attenzione.

Un bimbo ha scelto con cura il suo libro e poi mi ha chiesto di leggerglielo, poi me ne ha portato un altro e un altro ancora… Uno ha osservato gli altri leggere e un ultimo bambino ha trovato interesse altrove ma verso la fine è tornato incuriosito da un racconto.

Un’altra bimba voleva leggere proprio il libro che tenevo tra le mani io e un bambino ha letto il libro a me, spiegandomi e facendomi aprire le varie finestrelle. Questo gesto mi ha colpito molto, lui ha scelto di leggere a me. Per me è stata una scoperta, una dolce attenzione, un gesto di cura.

Da questa bella esperienza ho dedotto che…

È possibile leggere assieme a bambini, anche molto piccoli, e si può leggere in molti modi. La cosa bella è che ognuno può trovare il suo!

Un’esperienza in più…

Da genitori si ha l’occasione privilegiata per concedersi delle letture individuali con i propri figli. Da mamma mi sento di consigliare la lettura “in poltrona”. Anche le posture hanno il loro senso! I bambini adorano star seduti “in poltrona”: “il grande” seduto a gambe incrociate e “il piccolo” seduto sopra con in mano il libro aperto in modo da poterlo vedere e sfogliare assieme. Il bambino si sente allo stesso tempo coccolato e protetto.

 

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