Che cos’è la poesia. Ce lo racconta un albo.
Che cos’è una poesia?
Ve l’hanno mai chiesto?
Cosa rispondereste?
La definizione di cosa la poesia sia è una delle questioni che più mette in difficoltà e che più genera pregiudizi.
Nella lingua italiana, infatti, non c’è differenza tra la parola poesia quale forma di un componimento letterario, e la parola poesia per esprimere qualcosa di molto più esteso ad ampio.
Possiamo dire che è una poesia un cibo, così come un tramonto, così come, in effetti, un componimento in versi.
Questa versatilità di significati, tutti plausibili, improntati su concezioni estremamente soggettive crea evidenti problemi nel riconoscere alla poesia delle tecniche, delle specificità. Torniamo quindi alla questione gusto vs qualità. Ciò che a gusto personale possiamo definire poetico non è assolutamente detto che lo sia per la qualità di come è fatto e di cosa sia.
Seconda caratteristica che rende difficile definire la poesia è la sua essenza legata al silenzio, al vuoto.
I versi sono tali perché lasciano significare il bianco della pagina.
Nel leggere i versi, seguendo certo alcune figure retoriche, nell’andare a capo, la poesia significa attraverso il silenzio.
Come raccontare tutta questa complessità ad un bambino?
Diciamo che un albo illustrato può aiutare: si intitola
Questa è la poesia che guarisce i pesci di Jean-Pierre Simèon e Olivier Tallec ed è edito da Lapis.
La storia è semplice: un bambino preoccupato per l’umore del suo pesce cerca un modo per guarirlo. La mamma gli suggerisce di usare una poesia ed allora inizia la quete del bambino tra gli adulti alla ricerca della poesia. Ogni persona intervistata dal bambino dà la propria interpretazione di poesia.
“Una poesia è quando senti battere il cuore delle pietre”
“Una poesia, Arturo, è quanto si ama:è come avere il cielo in bocca”
“Una poesia?
Non saprei.
Io ne conosco una che è calda come il pane
e quando la mangi, ancora ne rimane”
Il povero Arturo, questo il nome del protagonista, più che rispondere “Ah sì? Ah bene!” che dovrebbe fare!
Se ne torna dal pesce tutto sconsolato, non ha capito cosa sia una poesia e dunque non potrà guarire il suo amico…
Arturo si limita a mettere insieme tutte le risposte ermetiche ricevute e…viene fuori una poesia, una vera, con i versi e tutto il resto.
E il pesce (saggio) capisce, capisce non solo cos’è la poesia, ma anche capisce di essere un poeta lui stesso! La poesia è il suo silenzio…dice al sempre più confuso Arturo! Come non averci pensato!
La retorica delle risposte dei personaggi; la lontananza dalla comprensione del bambino lettore mi aveva, a dire la verità, lasciata di primo acchito perplessa.
Invece l’effetto di incomprensione, l’effetto retorico ecc. sono voluti proprio per far provare al bambino lettore lo stesso spaesamento del bambino protagonista. Ed in questo mi pare che l’albo funzioni.
Che cos’è dunque la poesia?
La poesia è un componimento in versi che gioca sui vuoti e suoi pieni, usa il silenzio per far risuonare e significare le sillabe e i suoni, significato e significante insieme.
Di questo si occupa chi fa poesia, senza aggettivi.
P.s. la cosa più bella di questo albo? Il frontespizio a doppia pagina col pescione e sopra la scritta
Questo non è un pesce che guarisce la poesia
Grazie per il consiglio, questo albo illustrato è stupendo. Buona estate 🙂