Giusi Quarenghi la poetica dell’ascolto
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È una delle parole che più ricorre nei racconti e nelle poesie di Giusi Quarenghi. Una in-vocazioni frequente che costantemente richiama l’attenzione sul bambino. Il bambino che ascolta, che legge, e che attraverso la lettura viene ascoltato e tradotto nella propria richiesta di ascolto.
Più che un riconoscimento di esistenza un’affermazione di identità che la Quarenghi fa caricando su di sé le voci piccole. Facendosi portatrice e traduttrice del sentire dei piccolo.
Sabato 4 novembre abbiamo dedicato l’incontro del gruppo di lettura “Libro peloso” all’autrice Giusi Quarenghi che con le sue decine e decine di libri da molti anni dà la propria voce ai piccoli lettori.
Come sempre ciascuna partecipante ha portato un libro dell’autrice e l’ha letto e presentato. Tra tutti i titoli presenti sul tavolo- solo una piccola parte dell’intera bibliografia della scrittrice – per diverse fasce d’età e di diverse tipologie alcuni tratti tornano a permetterci di riconoscete una poetica comune.
Il nucleo narrativo, o poetico, a seconda del libro, è sempre la messa in voce della voce assente del bambino. La Quarenghi non riproduce il punto di vista del bambino ma lo incarna proprio. E lo incarna nella continua richiesta e rivendicazione di ascolto e cura da parte degli adulti.
Abbiamo letto albi che sono dei capolavori on ogni senso e dei libri che hanno una faccia apparentemente più commerciale ma la voce della Quarenghi non si smentisce, non cade di tono come non cadrebbe quella di un bambino.
Anche alcune collaborazioni tornano di frequente per le illustrazioni, come quella con Chiara Carrer che spessissimo accompagna le parole della scrittrice. Più raramente, ma purtroppo accade anche questo, la veste grafica e di illustrazione del libro non è decisamente all’altezza del testo che in questo modo va del tutto perso. Penso, ad esempio, ai 3 salmi editi per la prima volta in piccole edizioni San Paolo che nulla rendono della potenza del testo che invece è amplificata dall’edizione in albo illustrato per Topipittori Ascolta. Salmi per voci piccole
Da Sonno gigante a sonno piccino che gioca con la tradizione della ninna nanna, come l’illustrazione gioca con quella delle foto di famiglia; a Io sono il cielo che nevica azzurro, testo di bellezza difficile a dire ma a cui spero presto dedicherò un post, la Quarenghi tenta tutti gli stili narrativi e poetici senza mai abbassare valore dell’impegno di una scrittura dalla parte dei bambini.
Giusi Quarenghi con nostro grandissimo orgoglio sarà qui a Venezia per un incontro sulla poesia nei primi anni di età intitolato “Parole prime” giovedì 18 gennaio in biblioteca Bettini Junior.
Se volete approfondire la poetica di questa straordinaria scrittrice segnalo i numeri 28, 26 della rivista Hamelin,
Prima di lasciarvi alla mini bibliografia di questa puntata del gruppo di lettura vi segnalo il prossimo appuntamento:
sabato 16 dicembre, Biblioteca Bettini Junior, Venezia
tema: gli albi che giocano col non-sense, ovvero là dove governa una logica inaspettata, tutta da ridere o almeno da stupire.