mediterraneo migrante
Da pochissimi giorni è nato, nello sconfinato mare del web, mediterraneo migrante, un portale dedicato alla raccolta di materiali di varia natura che riguardino il tema dell’accoglienza dei migranti.
Ci potete trovare libri, video, giochi, esperienze e una ricca rassegna stampa.
Ecco, mediterraneo migrante, grazie alla collaborazione del Villaggio globale che di migranti si occupa ogni giorno, è nato da teste fiorite, noi ne siamo molto contenti, è venuto così, quasi per caso, e vorremmo che, così, con buona volontà, prenda i suoi lidi, tracci le sue rotte, raggiunga il maggior numero di insegnanti possibili.
Di mediterraneo migrante sin qui mi piace da morire cosa si sta portando dietro: persone entusiaste, collaborazioni nuove, occasioni straordinarie.
Grazie a synergasia tra marzo e aprile incontrerò 30 classi, oltre 600 bambini, per raccontare con i libri storie di accoglienza e migrazione.
grazie a Armin Greder, Orecchio acerbo e About dal 16 al 28 marzo potremo avere le tavole di Mediterraneo in mostra a Venezia
grazie a Ca’ Foscari, Querini e tantissime associazioni il 28 marzo faremo un piccolo festival con tanti eventi a tema a cui parteciperanno le librerie Marco Polo, Toletta, Ca’ Foscarina, Ohana, lo spazio Doppio Fondo, le associazioni Aretusa e Awai e spero di non dimenticare nessuno…
insomma, ho molti grazie da dire….e qualche difficoltà da affrontare.
Io mi occupo di letteratura, non di migrazioni e se mi sono gettata anima e corpo in questa cosa è perché la ritengo necessaria e perché vado sempre là dove non sono sulla terra salda per imparare un nuovo equilibrio. Sin qui tutto bene. Quello che mi sta sta strettino è l’approccio tematico…mi spiego meglio: se da un lato trovo importante questo tipo di operazione di comunicazione e raccolta, dall’altro, dal punto di vista strettamente letterario vorrei sento questo approccio un po’ asfittico.
Perché?
Mi sono interrogata e mi sono data una risposta, mentre preparo letture per le scuole dell’infanzia, della primaria e della secondaria: la letteratura, me lo avrete sentito dire milioni di volte, non ha temi, la letteratura porta la vita e in essa c’è tutto.
Per me leggere e raccontare, ad ogni età, per educare all’umanità e all’accoglienza non vuol dire leggere DI migranti, DI accoglienza, DI naufragi….vuol dire leggere. E basta.
Certo, ci sono libri che affrontano il tema magnificamente, più si alza l’atà del lettore più questo è vero, tuttavia credo che il vero insegnamento umano e silezioso stia nella lettura, senza cercavi nulla dentro.
Spero riuscirò a passare questo mio pensiero alle maestre che in tante nei prossimi giorni mi chiederanno cosa leggero. Avrò libri con storie di migranti?
Pochi, qualcuno…se volete sapere quali basterà fare un giro per teste fiorite e lo capirete.
Ma soprattutto avrò storie, narrazioni degne di questo nome che con bellezza mediano racconti di vita.
Nulla di più (a me pare tantissimo) e nulla di meno.
Anche per mediterraneo migrante vorrei fosse così: vorrei non perdere il centro e il senso profondo e far entrare nelle maglie del portale occasioni e informazioni le più varie che con apertura eccezionale arrivino allo stesso tema per vie non dirette.
Concludo solo rassicurando: dai piccolissimi ai grandissimi le bibliografie saranno diverse, alcuni transiteranno in mostra altri resteranno in classe a viaggiare con i libri.
Perché
perché dietro c’è la medesima convinzione e l’unica logica possibile, la stessa con cui un anno fa a quest’ora preparammo l’evento su Don Milani: I care.
I care praticamente di tutto…d’altra parte, come scrive Alessandro Leogrande nella postfazione a Mediterraneo
tutto questo ci riguarda
Sono assolutamente d’accordo! Il “tema” può essere un punto di partenza, ma non in esso non si esaurisce il viaggio… perché siamo nella lettura, nel mare di libri, eterni migranti