I libri di mediterraneo migrante
In questi giorni, chi mi segue via social lo sa bene, sto entrando e uscendo in continuazione da scuole e classi in cui sto portando letture legate al progetto di mediterraneo migrante e dunque che narrino l’accoglienza, la diversità dei punti di vista e anche, perché no, la paura.
Grazie alla cooperativa Synergasìa che qui nel comune di Venezia, e in altre zone d’Italia, si occupa di mediazione linguistica nelle scuole, stiamo donando questa ora di letture a ben 30 classi.
Fatta questa premessa in molti mi stanno chiedendo cosa leggo, che libri porto, dall’infanzia alla secondaria e quindi adesso svelo cosa viene con me nello zaino quando incontro i bambini.
Anche se li ho in mente e li propongo nelle bibliografie tematiche non propongo mai letture “a tema” alla scuola dell’infanzia e alla primaria perché ho solo un’ora per lasciare qualche semino in queste classi, bambini e maestre insieme, e credo che i semi migliori siano quelli in cui prevale la letteratura sul tema, la bellezza della narrazione che entra dentro quasi subdola e ti cammina dentro. Voglio provare a lasciare delle storie che restino e questo non è detto che riesca con libri “a tema”, invece mi riesce abbastanza bene con albi straordinariamente belli che apparentemente narrano di tutt’altro.
In qualche modo mi sono resa conto che i due filoni su cui faccio ruotare le letture sono quello della differenza del punto di vista, ovvero della dignità della differenza del punto di vista, e quello della paura.
Per il resto i libri che ho scelto li uso indifferentemente per le classi di età diverse perché mi regolo in base all’abitudine all’ascolto dei lettori, alla maturità della classe, alla quantità di bambini stranieri che non comprendono la lingua alla perfezione…insomma devo fare i conti con un sacco di varianti per cui mi può benissimo capitare di leggere ad una terza primaria un libro che avevo pensato per la prima o addirittura per l’infanzia, o viceversa.
Questi libri sono la MIA scelta personale, discutibile e relativa. Nasce dal mio approccio alla letteratura, ai bambini; dalle mie conoscenze e anche dalla mia ignoranza. Ognuno deve costruirsi il proprio percorso di lettura in base, possibilmente, anche ai propri lettori, cosa che evidentemente a me non è possibile fare.
Sono dalla prima secondaria di primo grado affronto il tema direttamente e leggo gli albi di Armin Greder L’isola e Gli stranieri ma non perché sono albi che trattano del tema della paura dello straniero e della guerra ma perché sono pura letteratura con una narrazione per parole e immagini che incanta e mi permette di entrare nei ragazzi.
Concludo, prima dell’elenco dei libri, dicendo che ci sono albi e libri per bambini fatti molto bene, o comunque dignitosi, che affrontano il tema della migrazione e dell’accoglienza, vale la pena conoscerli e usarli (qualcuno lo potete trovare anche qui) io, in questa occasione, ho scelto un’altra strada ma ognuno scelga la propria!
E quindi eccoli qui:
Di qui non si passa di Isabel Minhòs Martins e Bernardo P. Carvalho, edito in Italia da Topipittori.
Quelli di sopra e quelli di sotto, di Paloma Valdivia, Kalandraka
Voci nel parco di Antony Brown, Camelozampa
Cane nero, di Levi Pinfold, Terre di mezzo editore,
Sofia la mucca musicista, di Goffrey de Pennart, Babalibri
Di qua e di là del mare di Carlo Marconi, Edizioni Gruppo Abele
Le case degli altri bambini, di Luca Tortolini e Claudia Palmarucci, Orecchio acerbo
Al di là della foresta di Nadine Robert e Gèrard Dubois, Orecchio acerbo
Dalla secondaria di primo grado le letture si concentrano su
L’Isola di Armin Greder, Orecchio acerbo
Gli stranieri di Armin Greder, Orecchio acerbo
Mediterraneo di Armin Greder, Orecchio acerbo
bellissimo articolo e suggerimenti di lettura da conservare e diffondere
Grazie!