Perché noi Boffi siamo così
Vi ricordate la vecchissima sigla dei Puffi, quella di quando ero piccola io che diceva “Noi puffi siamo così, siamo alti suppergiù due mele o poco più”?
Il titolo di Perchè noi boffi siamo così per assonananza mi ha richiamato questo anacronistico gingle solo che, i boffi, non sono fatti in un unico modo, sono tutti diversi, e in passato erano ancora più diversi da oggi quindi è davvero difficile definirli, al di là dell’altezza che è suppergiù di un albero o poco più.
Sì, va bè, ma chi sono ‘sti boffi, vi starete chiedendo voi?
I Boffi sono l’invenzione di Jonathan Emmet per raccontare in maniera efficace e breve i principi fondamentali dell’evoluzione ai bambini. La loro storia, intitolata appunto Perchè noi boffi siamo così è stata appena pubblicata da Editoriale Scienza che persegue sulla strada della divulgazione tramite albi illustrati.
I Boffi sono creature che vivono sul pianeta Ciribob e che un tempo erano blu, bassi e col pelo corto. Poi, da una specie di errore o di esperimento nasce un nuovo individuo che risulta più resistente all’ambiente e sopravvive migliorando la sua specie. I boffi a pelo corto si estinguono con una glaciazione e da allora tutti i boffi hanno il pelo lungo; i boffi blu si estinguono perché mangiati dai predatori volanti che li individuano subito nel terreno giallo mentre quelli gialli si mimetizzano, va da sè che dalla generazione dopo i boffi saranno tutti gialli. I boffi bassi si estinguono infine quando in un periodo di grande aridità sopravvivono sono gli esemplari alti che possono mangiare dai rami degli alberi che resistono al secco.
Ecco, l’evoluzione in pochissimi e icastici passaggi.
Come spiega l’autore nell’interessante intervista all’autore Jonathan Emmet, la scelta dell’albo illustrato permette la rapidità e l’efficacia di comunicazione legata alle immagini mentre il testo in rima aiuta la lettura dei più piccoli. Il fatto poi di aver ambientato il tutto in un pianeta immaginario e per animali immaginari consente di far “passare” i concetti di fondo senza però creare banalizzazioni, semplificazioni o imprecisioni scientifiche in cui un’operazione del genere sarebbe potuta incappare se avesse avuto per protagonisti animali reali.
Dato il tono del testo e la tipologia di illustrazione l’albo va benissimo anche per i bambini di 5 anni e si presta ad una lettura piacevole e ingenua, non appesantita dalla mediazione di contenuti. L’utlima pagina dell’albo è dedicata all’ispiratore di questa storia: Charles Darwin padre della teoria dell’evoluzione e ad una tavola che riguarda l’evoluzione del nostro mondo, dopo la passeggiata nel mondo Ciribob dei Boffi.