Piazza Pizza e il bene pubblico
Non so a voi ma a noi piace moltissimo ascoltare le storie che puoi seguire con le immagini sul libro ma anche puoi ascoltare guardando il vuoto oppure addirittura giovando.
Piazza pizza che vi racconto oggi è un libro così: una fiaba moderna da ascoltare e da guardare e anche da rimuginare….
Piazza pizza è scritto da Pier Mario Giovannone, illustrato da Altan e raccontato dalla voce di Neri Marcorè con una ninna nanna di Giuia. Un libro a tutto tondo dunque, in cui non manca alcuna dimensione: testo, musica, immagine tutte di altissimo livello.
La storia si svolge nel paesino di Rivabassa in cui il sindaco decide, per far quadrare i conti del comune, di vendere la piazza…. vi suona qualcosa di familiare?
Tutti si scelgono uno spicchio della piazza, come se fosse una pizza di cui ognuno si mangia un pezzetto a scapito del bene pubblico: c’è chi si prende la fetta con la panchina, chi con gli alberi ecc. ecc. In una fetta della piazza però ci c’è il parcogiochi e i bambini del parcogiochi che di andarsene di lì perché non hanno soldini non ci pensano nemmeno. Fanno un tale pandemonio da impegnare il resto della popolazione fino a tarda sera.Poi cala la notte, arriva la bellissima ninna nanna e il giorno dopo….. ce la faranno i bambini a salvare il parcogiochi dell’uvaspina che i grandi si vogliono mangiare?
Una storia dal forte impatto etico, come si intuisce, in cui l’autore prende le parti dei bambini che il senso della proprietà non sanno cosa sia e che soprattutto vogliono lasciare libero l’accesso al gioco. Tuttavia Piazza pizza, nonostante questa indiscussa valenza di contenuto politico in senso stretto, ovvero di cura del bene pubblico, mantiene intatta una freschezza e una leggerezza che lascia stupiti.
L’autore Pier Mario Giovannone, che d’abitudine scrive poesie per grandi ma che qui si prova per la seconda volta nella scrittura per i piccini, dice di essersi ispirato al ricordo della fiabe sonore e di aver voluto creare una nuova fiaba moderna – la bella intervista potete ascoltarle qui – io ho sentito in questa storia anche tutta l’eco della lezione di Rodari che con leggerezza e il suo straordinario orecchio acerbo di filastrocche e fiabe moderne politicamente scorrette ne ha raccontate tante.
Lo sapete come la penso: la letteratura è letteratura e sa creare esseri umani degni di questo nome con la sua sola esistenza, poi ci sono fiabe come questa che prendono apertamente partito ma senza puzzare di morale nè di adulto. Non capita molto spesso di incontrare libri che riescano in questa operazione; Piazza Pizza ce la fa e io non posso che consigliarvi caldamente di ascoltarvela e di farne tesoro.