Una scatola gialla
Nel libro di oggi ci sono, come ci tiene ad avvertirci la retrocoperta:
un pilota
un comandante
un macchinista
un’autista
un postino
una bambina
Una troupe di trasportatori al servizio di….una bambina e… dei suoi desideri.
Questo albo molto molto carino, lungo, stretto e anche interattivo si intitola Una scatola gialla è scritto e illustrato da Pieter Gaudesaboos ed è stato edito in Italia da Sinnos nel 2014.
Con i toni del ciano, del giallo e dei verdi, con qualche punta di bianco, il lettore segue il tragitto della scatola gialla che parte il suo viaggio nel libro dall’aeroporto in cui atterra, enorme, passa per navi, treni, pullman, biciclette per arrivare, minuscola, a casa della bambina.
Ogni anello della catena di trasporto pensa di trasportare un animale diverso, dal più grande elegante alla più piccola scimmietta e invece nella scatola la bambina troverà…. un fischietto.
Per fare cosa ve lo lascio scoprire.
Il gioco che l’albo propone è un gioco di osservazione e di variazione nella somiglianza: la scatola è sempre la medesima che ad ogni tragitto perde una copertura rimpicciolendosi; ad ogni pagina in grassetto da un lato l’aggettivo che descrive la dimensione della scatola, dall’altro l’animale immaginato.
Il gioco di osservazione continua alla fine del libro quando l’autore confessa di aver nascosto tra le pagine non solo i presunti animali nelle scatole ma
119 uccelli
9 cani
1 gallo
15 conigli
1 uccello trampoliere non meglio identificato
2 maiali
1 orso
5 gatti
2 cervi
19 pecore
1 asino
1 coccodrillo.
Insomma, Una scatola gialla può essere anche letto come un libro attivo a tutti gli effetti: richiama l’attenzione del lettore e la fa esercitare tra le immagini pulitissime e quasi monocrome delle pagine.
La mente, per il gioco delle scatole, non può che andare a L’uomo del camion di Munari; non so se l’autore Gaudesaboos conosca il libro e ci abbia pensato ma a me la vicinanza è venuta naturale.
Un piccolo albo sulla sorpresa e la cura dell’osservazione, divertente e bello da vedere, indubbiamente un’ottima scelta anche per ispirarsi a nuovi giochi come per altro propone il libro stesso alla fine quando permette al bambino di costruirsi la sua scatola gialla in cui immaginare ciò che più desidera.
E la bambina? Cosa avrà desiderato la bambina? A cosa mai servirà il fischietto così ben nascosto nelle scatole enormi?