Animali sbagliati

Mettetevi comodi e godetevi il libro di oggi che rientra in quella categoria incategorizzabile di libri divertenti, nonsense, ironici che io adoro e che così raramente si trova nell’editoria italiana.

Si intitola Animali sbagliati è di Franco Matticchio ed è edito dalla piccola e bellissima casa editrice Vanvere che a vanvera non fa proprio nulla (vi segnalo, molto interessante, l’intervista a Stefania Camilli della casa editrice a cura di Mammachilegge).

Cosa sono gli animali sbagliati è presto detto: sono quegli animali il cui nome inciampa in quello di un oggetto o di un modo di dire o anche di un’associazione mentale, e si trasformano, inesorabilmente, in qualcosa di nuovo, a tratti straniante, sempre divertente e molto ironico.

Ecco qui quindi il

dormedario 

l’acciugamano

il campacavallo

E, tra i tanti altri del genio di Matticchio la

Vacca da bagno

Animali nuovi, che giocano su quella soglia che sta tra significato e significante, esattamente quella stessa su cui si gioca il nonsense, la filastrocca, la poesia stessa e, in primis, il processo di apprendimento e di gioco linguistico del bambino. Questi disegni di Matticchio non possono non farci venire in mente, ad esempio, i limerick di Scialoja e, prima ancora, i giochi di parole che fanno i bambini quando imparano nuove parole o quando con le parole e gli errori e i doppi sensi di queste imparano a giocare.

Giochi da correggere?

Non direi. Con i bambini bisogna parlare correttamente e sicuramente usare le parole e la lingua in forma corretta ma quando si entra nel gioco tutto è lecito e non credo che perché il gioco è un gioco linguistico allora debba essere “controllato”. Quelle che Brunno Tognolini credo chiamerebbe parole-chiemere  sono parole che nascono da contaminazioni mentali e lessicali e sonore, dei piccoli (involontari o meno) capolavori della lingua, dell’immaginario e talvolta dell’inconscio a cui darei tutto lo spazio che meritano alla faccia della nostra cultura ipercorrettista.

Per chi è un libro come questo?

Per tutti, non metterei limiti bassi di età, e forse nemmeno alti. Tutti hanno diritto al gioco che può avere sensi e stratificazioni diverse a seconda dell’età: dalla scoperta dei suoni e dei sensi alla ricerca colta di contaminazioni oltre la soglia del nonsense.

Il libro è bellissimo e viene anche accompagnato da due decalcomanie diverse per ciascun libro, potete scegliere le due che vi piacciono di più o lasciarvi andare al caso; e siccome alla fine il gioco vi avrà talmente preso che continuerete a farlo oltre le pagine del libro, Matticchio ha pensato bene di dirci cosa lui stesso ha lasciato in sospeso: qualche animale da pensare e disegnare per farlo vivere fuori dal libro… o meglio per far vivere i libro e i suoi animali sbagliati oltre il tempo delle pagine.

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