Lettere dello scoiattolo alla formica
Caro 2018 che te ne stai andando,
come stai? anzi, come sei stato? Io ti ho sentito a tratti molto affaticato, talvolta è stato davvero difficile avere a che fare con te ma, devo ammettere, che negli ultimi mesi ti sei comportato meglio e forse il festeggiamento di stasera e tutte le torte e dolci che ci saranno te li sarai meritati (se non passerà un orso a mangiarseli tutti)… in un modo o nell’altro. Dopotutto ognuno potrebbe dire qualcosa di diverso, sul proprio 2018.
Quanto a me, anche tu sei stato un anno di libri, belli e brutti, i più belli ho cercato di raccontarli qui, sul mio prato fiorito virtuale, ed anche oggi, per chiudere in bellezza, voglio raccontare e raccontarti, visto che questa lettera è per te, 2018 in partenza, un libro eccezionale, bellissimo, dolce, divertente e sorprendente.
Si intitola Lettere dello scoiattolo alla formica, è di Toon Tellegen con le illustrazioni del super Axel Sheffler (creatore del Gruffalò, del pesciolino, del bastoncino ecc ecc tanto per citarne alcuni) edito da FeltrinelliKids nel 2001 e poi riedito nel 2015 (anche se in realtà si tratta di un libro pubblicato in lingua originale nel 1996 e che in origine si intitolava Brieven aan niemand anders che da tutto un altro significato al libro non chiamando a protagonisti più degli altri nè lo scoiattolo, nè la formica. Chissà perché si cambiano i titoli dei libri, mah…).
Va be’, andiamo avanti, caro 2018, avevo sentito più volte parlare di questo librino e mi aveva incuriosita assai per via della forma epistolare e dell’idea dello scambio tra animali ecc. ma quando l’ho finalmente letto in questa fine d’anno ho scoperto di avere tra le mani un libro eccezionale in cui la scrittura, nella sua forma di lettera, si fa medium magico, insieme al vento che si prende la briga di recapitare le missive, e potentissimo per trasmettere pensieri e sentimenti senza nessun filtro. Lo scoiattolo sente fortissimo l’impulso a scrivere e a dedicare un pensiero per iscritto a tutti e, anche se non sa cosa scrivere, le sue lettere riescono a portare il messaggio empatico donando calore umano, anzi, scoiattolesco. La formica filosofeggia; l’elefante cerca equilibrio e cerca un compagno di balli; l’orso cerca cibo e chiede disperatamente aiuto agli amici chiedendo torte su torte da mangiare anche se non ci sono compleanni da festeggiare; il passero pur di ricevere una lettera mette su una scuola per scrittori di epistole e si fa mandare una lettera da ciascuno dei suoi allievi.
Alcune lettere sorprenderanno per la loro insensatezza, altre per la loro schiettezza, altre ancora per la loro dolcezza, tutte, cucite insieme da una narrazione che è semplice contrappunto tra i fogli che il vento muove, svelano un mondo umano bambino (alisa animale) in cui le parole, e prima ancora i pensieri che si fanno sentimento, hanno la loro importanza letterale. Talvolta bastano a loro stesse, al di là del contenuto.
Insomma, questo libro ti mette talmente tanta voglia di scrivere lettere, insensate che siano, che ho deciso di scrivere a te, oggi, caro 2018, e a tutti quelli che oggi festeggeranno, per dire che chi ben finisce (con un libro eccezionale) è a metà dell’opera e chi be inizierà domani e i giorni a venire con altri bei libri, forse una piccola opera di semina della testa di qualche giovane lettore l’avrà almeno intrapresa.
Io, che non sono nè scoiattolo nè formica, ma maniaca lettrice sì, non posso che augurare un anno di letture eccezionali, di parole significanti anche solo nel suono, di incontri con bambini e ragazzi e di loro con le narrazioni …. e se volete un consiglio su da dove cominciare….cominciate da una lettera, cominciate dal leggere le lettere dello scoiattolo alla formica, dell’elefante, della falena, dell’orso, del pidocchio verde, della talpa, della lucciola ecc. ecc.
Chiudo salutandoti e constatando, ancora una volta, quanto incredibile sia la letteratura nordica con il suo portato di apparente insensatezza, di realismo fuori dai canoni, di ironia e puro divertimento…. una letteratura che meriterebbe una lettera a parte, una lettera di ringraziamento. E allora intanto la aggiungo qui una piccola lettera, che il vento del web la porti,
Caro Toon Telleghen,
come stai? Grazie per questo libro straordinario.
Buon anno.
Una lettrice
Ciao, 2018, fai buon viaggio e leggi buoni libri.