Si può svuotare una pozzanghera? di Katrin Stangl

Il mondo dell’infanzia, ed anche il mondo, mi pare di intendere, di Katrin Stangl, è fatto di metafore e domande.

Se l’ormai classico Forte come un orso (Topipittori) giocava proprio con le metafore care ai bambini, utili per avere una misura su cui provare il mondo, e care agli adulti per cercare di spiegarlo; ora con Si può svuotare una pozzanghera, il nuovissimo albo edito anch’esso da Topipittori (con la traduzione di Giulia Mirandola), l’autrice prova e riesce ad entrare in sintonia con il mondo dei suoi giovani e piccoli lettori con un albo dedicato alle domande.

E allora via alla scoperta del mondo messo alla prova dalle domande più logiche che possano venire in mente ad un bambino:

Si può svuotare una pozzanghera?

Con il ciuccio posso lavarmi i denti?

Quante cose succedono dietro il divano?

Si può bisbigliare a voce alta?

Si possono calpestare le linee?

Se siete su queste pagine di teste fiorite vuol dire che bazzicate i bambini e se bazzicate i bambini vuol dire che saprete immediatamente riconoscere che questo libro dice il vero!

Queste sono le domande che fanno sorridere gli adulti e che lasciano i bambini non solo perfettamente seri, ma anche sconcertati dall’ottusità degli adulti.

La costruzione dell’albo, la grafica, anche la scelta del titolo che riprende una delle tavole interne, volutamente ricalca quella di Forte come un orso. 

I libri fanno il paio e sembrano degli albi a catalogo in cui quello che però viene catalogato è la pluralità di espressioni nascoste in una figura retorica viva e vitale per il piccolo lettore: la metafora, o similitudine a seconda, per il primo albo uscito, e la domanda (che suona decisamente spesso come retorica) in questo secondo albo.

Un albo illustrato bello, solare, divertente e decisamente empatico con il lettore. Un libro per bimbi anche piccoli che con le illustrazioni scopriranno modi di dire e modi di essere che già sentono come propri.

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