Noccioline – Ariston: Essere Libera di Scegliere
Ultimamente mi capitano in mano fumetti con donne come protagoniste. Ariston è una storia di indipendenza, di capacità di uscire da stereotipi e imposizioni che sembrano imprescindibili. In questo libro quindi ci sono tante donne, ognuna protagonista della sua storia.
L’ambientazione post seconda guerra mondiale ci porta in decenni di rivoluzione e cambiamento . Ed è qui che vuole portarci l’autrice. Una celebrazione e una riflessione sulla figura della forza della donna e di come si è resa conto di potersi guadagnare la sua indipendenza.
L’autrice però sceglie di raccontarlo in un contesto particolare, che è quello di un albergo nel Veneto. Un luogo di visitatori, ma soprattutto visitatrici, abituali, dove si tutti si conoscono e ogni anno si ritrovano per passare l’estate in compagnia. Ci sembra di conoscerle tutte, di poterle capire al volo: la bella giovane che si sposa solo per interesse, l’anziana signora sola e le pettegole sono solo alcuni dei personaggi che animano questo fumetto. Solo che nessuna si loro è solo uno stereotipo, ognuna è arrivata al punto che è perchè ha una storia alle spalle. In primis l’attuale proprietaria dell’albergo.
Niente suffragette o voto alle donne, in questo caso è una lotta più intima nella protagonista, una necessità di accettare il fatto di poter scegliere, di non dover essere sottomessa alle decisioni di altri familiari. La proprietaria dell’albergo infatti si trova a dover gestire l’albergo appartenuto a suo zio, proprio perché lui lo aveva espressamente desiderato. Ma la domanda è: è davvero ciò che vuole lei?
Ma non è sola nei suoi tentativi di emancipazione: durante la lettura si impara a conoscere ogni storia, anche la più insignificante o reputata immorale. Dietro ad ognuna di loro c’è una guerra, che sia vinta o persa, è stata combattuta a lungo o addirittura è ancora in corso.
La storia quindi si svolge in un contesto stretto, piccolo, dove alla fine tutti credono di sapere tutto di tutti. Lasciare solo sottinteso o brevemente accennato il contesto sociale e le problematiche politiche permette di concentrarsi sui personaggi. Un tale periodo di cambiamento com’è stato vissuto nella quotidianità della gente? Che cambiamenti di coscienza a portato?
Nel caso della protagonista è un evento particolare della sua infanzia, vissuta durante la guerra, a rintoccarle in testa come a contare il tempo che le rimane ancora da vivere, a segnarla particolarmente, a spingerla ad uscire dalla sua bolla. una bolla che l’ha tenuta intrappolata troppo a lungo e che rischia di trascinarla ancora più a fondo invece di permetterle di uscire dall’acqua.
Ho amato le caratterizzazioni, sia nella personalità dei personaggi, che nelle illustrazioni. L’emancipazione è rappresentata non con proteste in piazza o narrando la vita di donne simbolo di questo comabiamento. Le protagoniste di questo fumetto sono persone qualunque, questo ci permette di approfondire l’aspetto introspettivo del cambiamento, di sentire con loro la possibilità di scelta e di combattere con loro l’impulso di non agire, per paura o semplicemente per abitudine.
La possibilità di mettersi in discussione e soprattutto la possibilità di permettersi una libera scelta non sono per nulla scontate.