Inventari e erbari illustrati per bambini

In molti concordano col dire che l’origine degli albi illustrati sia l’Orbis sensualium pictus di Comenio del 1658.

Se prendiamo per buona quest’ipotesi ci risulterà immediatamente comprensibile il legame tra illustrazione, libri e natura. L’idea di catalogare, mettere ordine, descrivere e distinguere è cosa cara all’animo bambino che in questo caso vibra in sintonia con il sentire di tempi antichi (mi viene in mente qualche suggestione dal bellissimo libro di Agamben Infanzia e storia, Einaudi).

inventario degli alberi, ippocampo

inventario degli alberi, ippocampo

In questi ultimi anni in cui stiamo assistendo ad una grande stagione dell’illustrazione e dell’albo illustrato sono stati pubblicati diversi erbari e inventari naturalistici che, se da un lato si rifanno, mutatis mutandis, al prestigioso riferimento medievale e umanistico e comeniano, dall’altro, quando sono di grande qualità, mettono straordinariamente insieme l’eccellenza dell’illustrazione, la creatività poetico-letteraria e… l’orecchio acerbo. Ovvero quella capacità di adottare un punto di vista, una curiosità ed una disposizione del pensiero, tipica dei giovani lettori – quasi osservatori direi – a cui si rivolgono.

Quello che prevale dunque in questi cataloghi è un’ottica straniante: animali, piante e vari elementi del mondo naturale vengono “raggruppati”, categorizzati, secondo ottiche che più possono accogliere l’interesse dei giovani lettori.: colori, dimensioni, temperature, comportamenti “sociali”, feci, orme, parti del corpo. Singole parti che diventano sineddochi dell’intero raccontandoci la natura come mai un adulto non addentro alla materia potrebbe immaginarla.

Se la logica tipica della catalogazione antica era la raccolta dell’esistente (in cui spesso trovava posto anche l’irreale) in cui l’alfabeto fungeva da elemento unificante, oggi il filo conduttore dell’inventario è quello del bambino capace di seguire logiche del tutto particolari – fosse anche solo per la mancanza, dovuta all’età, della logica catalogatrice “adulta” – creano nuovi cortocircuiti creativi con cui leggere la natura, o, meglio, il libro della natura come lo chiamava Galilei.

Ecco alcuni di questi cataloghi che in questi ultimi anni secondo me stanno rivoluzionando il modo di leggere e guardare le scienze. Un’opportunità anche didattica da non sottovalutare.

Inventario illustrato degli animali, Emmanuelle Tchoukriel & Virginie, Ippocampo

Di questi e di molti altri libri della natura parleremo giovedì 11 aprile al Museo di Storia Naturale all’incontro “I libri della natura. La natura dei libri”giovedì 11 aprile al Museo di Storia Naturale all’incontro “I libri della natura. La natura dei libri”.

Inventario illustrato degli uccelli, Emmanuelle Tchoukriel & Virginie, Ippocampo
Inventario illustrato della montagna, Virginie Aladjidi & Emmanuelle, Ippocampo
Curiosa natura, Florence Guiraud, Ippocampo
L’erbario di Emile Vast. I fiori dei boschi d’Europa, Salani
L’erbario di Emilie Vast. Alberi di latifoglie d’Europa, Salani

Ci vediamo giovedì 11 aprile al Museo di Storia Naturale di Venezia Museo di Storia Naturale di Venezia

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