Noccioline – Monster Allergy: Mostri e spray per l’asma
La rubrica “Noccioline” esce ogni martedì ed è dedicata al fumetto e al graphic novel ed è a cura di Benedetta Morandini testa fiorita.
Con gli sconti di Aprile ho voluto tornare indietro nel 2003 e recuperarmi Monster Allergy. Non leggo spesso fumetti di target per ragazzi, ma questo merita davvero!
A parte il fatto che alcuni degli autori sono anche quelli delle W.i.t.c.h., che hanno fatto la mia infanzia, per cui è già di per sè una garanzia.
Ma torniamo ai mostri. Il target è di ragazzini più piccoli, rispetto alle W.i.t.c.h., che sono preadolescenti: Zick ed Elena (i protagonisti) hanno infatti 10 anni. Inoltre a mio parere, questo fumetto fruibile ad un pubblico di entrambi i sessi, al contrario delle streghe, che palesemente erano ideate principalmente per un pubblico femminile.

Una storia di avventura infarcita di nonsense e umorismo, che riesce a far intrecciare un messaggio morale (spesso caratteristico di questi generi narrativi) con la quotidianità dei ragazzini (e dei mostri).
“Storie di mostri ne abbiamo a milioni, a maggior ragione per l’infanzia”, mi direte, “che ci sarà mai di speciale?”.
Eccovi qua la trama e capirete da soli che non è una storia di mostri qualsiasi. Iniziamo con Zick, il protagonista, vede i mostri e convive con loro, ma ne è anche allergico, motivo per cui è costretto ad andare in giro con uno spray per l’asma. I mostri che vivono con lui, sono in “oasi di isolamento” a scontare la loro pena lontani dalla città dei mostri: Bibbur-sì. Senza contare Timothy, il gatto tutore massimo, che si deve occupare di questo circo di mostri piuttosto ridicoli. E non dimentichiamo che anche i nonni vivono lì, tutto normale, se non per il fatto che sono fantasmi.

Vi ho incuriosito abbastanza? Io spero di sì, perché a me ha preso un sacco.
L’intera storia consiste in 2 masselloni di circa 800 pagine l’uno, cartonati, per un totale di più di 1600 pagine di roba.
Inizialmente era nato come una serie a fumetti pubblicata mensilmente dal 2003 al 2006, per questo infatti, nonostante vi sia una storia cornice molto articolata, ogni capitolo ha una struttura a sè, con un climax narrativo che tiene il lettore attaccato alla storia. Da questo fumetto è nata anche una serie animata di Rainbow, che ora è stata resa disponibile su Youtube, grazie alla collaborazione con Tunuè.

Ed è stata la Tunuè ad aver ripreso in mano questa pubblicazione in quest’edizione omnibus, ma non ha fatto solo questo.
Monster Allergy non ha mai avuto una vera conclusione e quindi la casa editrice si è attivata per riunire gli autori e dargli una degna conclusione. Ma non è ancora finita, perchè tutt’ora stanno venendo pubblicate altre storie inedite, con i due protagonisti cresciuti. Questi ancora mi mancano alla collezione, ma mi aggiornerò, prometto!
Bella storia commovente, ma c’è da chiedersi: perchè devo acquistare sti mega libroni, visto che quasi quasi mi tocca costruire una libreria apposita per loro, che se no qui crolla tutto? Ed anche a questo ho una risposta.
Innanzitutto, abbiamo un protagonista che soffre di asma allergico da mostri, secondo me è già geniale così. Per una volta il ragazzino che gira con lo spray per l’asma, non è il solito “nerd” (passatemi il termine, non mi piace, ma rende l’idea) con gli occhiali tipo fondi di bottiglia, incapace di fare alcunchè. In questo caso l’asmatico è l’eroe e il protagonista, comunque un po’ sfigato, ma ci si arrangia con quello che si ha.
In più anche io sono asmatica e ho il mio spray in borsa: chi può dire che, invece che allergia agli acari, io non sia allergica ai mostri, solo che non riesca a vederli?

Poi una menzione speciale va secondo me ai mostri in sè. Sono bellissimi e ogni specie ha delle caratteristiche estetiche e di personalità ben specifiche, leggibili anche nelle schede che si trovano all’inizio di ogni volume. Vi innamorerete dei rumorosi Bombi e vi annoierete a morte mentre state ad ascoltare, un fin troppo loquace, Bobak, il tutto mentre cercate di recuperare tutti i pezzi di uno Sgnakuz che ha perso testa e braccia.
Dirò la verità, per colpa dell’università in realtà non l’ho ancora finito, ho concluso solo il primo dei due volumi, quindi ancora non posso esprimermi sui nuovi sviluppi della storia, e soprattutto sulla conclusione. Sicuramente finirò per farne un altro post, probabilmente pieno di spoiler.