Il diario di Stick Dog

State cercando un bel libro simpatico, ironico, scanzonato ma anche tenero e con tante figure di accompagnamento per aiutare la voglia e il piacere di leggere?

Forse Il diario di Stick Dog di Tom Watson, edito da Le Rane interlinea, è quello che fa per voi!

Più che un diario si tratta di una storia raccontata da un bambino. La storia di un cane e della sua banda di randagi raccontata parole e immagini da un bambino che non sa disegnare molto bene, per questo fa i protagonisti a “stecchino” e per questo Stick Dog si chiama così: stecchino. Il bambino narratore compare solo nel primo capitolo in cui ci dà le “regole” della narrazione, vi mette in guardia al fatto che non sa disegnare ed anche dalla scrittura che al suo insegnante di lettere non piace…. e su questo potremmo aprire una lunga parentesi ma non lo farò. Checchè ne dica il prof di lettere il narratore con la scrittura se la cava bene, direi, tanto che ha deciso di raccontarci questa storia di un cane e dei suoi compagni e di quella volta che cercarono di rubare della carne da un barbecue al parco.

Dapprima ci vengono presentati gli amici randagi e ci racconta la storia del cane di strada e poi passa alla messa in scena, anche disegnandoli, dei piani su piani per rubare la carne inventando dei diversivi per distrarre gli umani. Il risultato è talmente strano, divertente, inusuale – ditelo come volete – che la famiglia vittima del presunto furto si impietosisce tanto che non serve più rubare la carne perché i cani saranno omaggiati della stessa carne in ringraziamento dello show messo in scena…

Un romanzo simpatico in cui l’accompagnamento ironico delle immagini aiuta a rendere la lettura più divertente e leggera, per questo tono scanzonato e molto grafico troverete che il libro è stato definito “il diario della schiappa” anche se di un diario proprio non si tratta… Non amo questi riferimenti che dovrebbero avere lo scopo commerciale di richiamare l’attenzione sul libro… su questo libro, che dovrebbe, e lo fa, reggersi da solo senza bisogno di illustri padri best seller da cui andare al traino. Ma tant’è sin dal titolo la volontà è quella di calcare le orme del genere inaugurato genialmente qualche anno fa da Jeff Kinney, anche lo stile iconografico “a stecchino” richiama la schiapppa eppure Stick Dog è un cane tutt’altro che schiappa, anzi, ammirato e seguito dai suoi compagni di branco è un piccolo leader che conosce e si adatta alle esigenze ed ai caratteri dei membri della sua squadra.

Insomma, se vi piace questo stile ironico, a vignette, scanzonato e vi piacciono gli animali direi che Il diario di Stick Dog potrebbe essere un buon compagno di leggere letture estive!

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