Noccioline – Gli strumenti del fumetto: le persone

La rubrica “Noccioline” esce ogni martedì ed è dedicata al fumetto e al graphic novel ed è a cura di Benedetta Morandini testa fiorita.

Con quella di questo mese concludo la serie di approfondimenti “Gli strumenti del fumetto”. Sperando di aver fornito qualche punto di vista più “tecnico”, che permetta di guardare i fumetti con un occhio diverso, ho pensato di fare una conclusione un po’ da psicologa.

Nel preparare la scaletta per questo approfondimento, ho voluto concludere proprio con le persone. Perchè a volte non ci si rende conto, ma non basta studiare tecniche di narrativa, di illustrazione, metodi particolari di colorazione e via dicendo, per poter fare un bel fumetto. Ne verrà sicuramente uno buono, magari perfetto da inserire nel mercato del momento, perchè si adatta alle mode o perchè è proprio fatto “da manuale”.

Sorprendentemente però, tra i molti autori famosi, se ne trovano tanti che non hanno un background di studi strettamente fumettistici, anzi, a volte non vi hanno nulla a che fare. Penso per esempio a Jim Lee, illustratore per DC, che ha studiato medicina, oppure a Gipi, che di fumetti ne legge ben pochi. Ho letto addirittura testi che sostenevano che tutti possono fare fumetto, anche senza la minima nozione di disegno o di prospettiva. Forse questo è un po’ esagerato, ma rende il concetto.
Il punto è avere una storia da raccontare, a volte è la propria, a volte è di fantasia, ma in realtà è sempre la propria. Chi scrive inserisce sempre parti di sè nella narrazione: sia nel caso di un racconto esplicitamente bibliografico, ma anche in narrazioni diverse, più articolate, magari dividendo aspetti della sua personalità in diversi personaggi.

Ma l’autore non è mai solo nella scrittura del suo libro. Quanti “grazie” si leggono nella prima pagina? A quante persone, che direttamente o indirettamente hanno influito nella creazione del libro, è dedicato?
Chissà, per esempio, quante opere sarebbero rimaste in un cassetto, se qualcuno non avesse costretto l’autore a spedirle.
Non è per nulla da sottovalutare questo aspetto: chissà per quante mani è passato il libro che state leggendo, prima che effettivamente entrasse in casa editrice.

E pure in casa editrice verrà rimaneggiato, rivisto, adattato. Questa volta si usa un occhio più critico, che guarda anche al mercato e alla fattibilità a livello editoriale, ma anche al gusto e allo stile della casa editrice e dell’editor coinvolto.

A questo punto entra definitivamente in scena uno degli attori più importanti (purtroppo o per fortuna) nella pubblicazione del fumetto: il pubblico. In realtà, fin da subito, è una presenza che aleggia sulla testa dell’autore: “piacerà o non piacerà?”. Però, in fin dei conti, fin che il fumetto rimane tra le mura di casa o dello studio, è ancora una storia che è solo di chi la scrive, non ha standard a cui doversi adattare.
L’intervento definitivo del pubblico avviene in contemporanea con l’intenzione di pubblicare. A quel punto la storia diventa anche parte di chi la legge e di chi deve pubblicarla.

Su questo aspetto si potrebbe anche aprire una gigantesca parentesi riguardo la scelta di pubblicare con case editrici affermate o tentare la pubblicazione indipendente. Sono diversi i punti di vista a riguardo: da un lato la paga non è altissima e si è costretti a seguire una certa linea editoriale, ma si riceve un’ampia visibilità; dall’altro però si riceve una maggior libertà nella creazione e nelle tempistiche, a scapito però di una certa sicurezza economica.

Tutto questo, per portare una riflessione su quanta gente ci sia dietro alla creazione di un fumetto. Pensate che mi sono concentrata solo sull’aspetto dei contenuti, ma ci sarebbe un altro mega capitolo da fare su chi si occupa di scelte di materiali e tecniche di stampa, quali siano le disponibilità della casa editrice scelta, in termini di variazioni dai loro standard.
Quello che volevo portare però era una riflessione oltre i tecnicismi discussi in questi mesi e spero di esserci riuscita.

Si conclude qui “gli strumenti del fumetto”, ma Noccioline continuerà a consigliare letture per tutto il mese, soprattutto in vista dell’estate!

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