Fox and chick la festa e altre storie
Eccolo qui, un altro degli albi illustrati di Sergio Ruzzier su cui potremmo star qui a discutere per giorni e giorni.
Tranquilli, non ho intenzione di dilungarmi così tanto ma mi limiterò a raccotarvelo perché corriate a cercare questo libro se ancora non lo conoscete.
Si intitola Fox e Chick la festa e altre storie, edito in Italia da Topipittori, e già il titolo ci dice molto di sè: innanitutto, ad esempio, che ci troviamo in mano non una storia ma una raccolta di piccole storie, una sorta di piccoli racconti; secondo che con buona probabilità la coppia Fox e Chick avrà altre storie da narrarci, ed infatti negli Stati Uniti è uscito il secondo volume intitolato Fox and Chick The quiet boat ride and other stories che speriamo presto arriverà in Italia. Last but not least potremmo fare anche una riflessione sui due personaggi, piuttosto particolari come accoppiata essendo, in natura, uno il predatore e l’altro la vittima designata…
E da questa ultima considerazione prenderei le mosse per dire che, ancora una volta, com’è tipico della poetica di Ruzzier, siamo nel campo della possibilità di rappresentazione ed invenzione del reale; anzi, siamo nel campo del DIRITTO alla possibilità di rappresentazione del reale.
Insomma, ognuno può immaginarsi quello che vuole, come Fox che quando Chick gli chiede di usare il bagno e lo accoglie in casa sua mai si sarebbe immaginato l’uso che Chick aveva in mente di fare del bagno….

Ovvero di farci una festa e la chiusa “Forse non diceva sul serio che potevo usare il suo bagno” è icastica e spiazzante. In effetti Chick non dice cosa deve fare in bagno, chiede solo di usarlo, poi sta alla libera immaginazione di ognuno, Chick per primo, decidere cosa farci… Certo Fox è libero di buttare tutti fuori da casa sua e dal suo bagno.
Nei tre racconti che l’albo contiene, La festa, che dà il titolo, Una zuppa squisita e Non muoverti , così come accade anche nei 3 racconti del secondo volume in inglese, la dimanica dell’amicizia tra i due protagonisti sembra chiara e tende a ripetersi: Fox appare l’elemento più equilibrato, Chick è invece colui che introduce uno squilibrio, uno scompenso, dal compensamento del quale scatta l’avventura anche nella più piccola delle routine quotidiane. Chick è polemico e capriccioso, pronto ad attaccare anche se non serve ma anche in grado di ritrattare, ringraziare e farsi perdonare.

L’episodio di una zuppa squisita è perfetto in questo: Chick attacca Fox che raccoglie verdure per la zuppa invece di mangiare piccoli animali come fanno tutte le volpi, arriva persino a far presente, in modo saccente, che le volpi mangiano gli uccellini, ricordandosi solo un secondo dopo che lui stesso è un uccellino. Per fortuna Fox gli uccellini non li mangia e Chick recupera ancora una volta terreno con una dolcezza disarmante e inaspettata.

Cosa c’è in questa amicizia che la rende tale nel suo squilibrio? Lo squilibrio stesso, come nella vita, uno squilibrio che è ad ogni tavola ribadito dallo stile di Ruzzier in cui i toni caldi e l’apparente semplicità dello sfondo nascondono imprecisioni, cose incomprensibili quando non surreali che il lettore coglierà solo ad una visione attenta, com’ è quella del bambino che legge le immagini mentre una voce racconta le parole. La piastrella sbeccata, le briciole in giro, i fiori appuntiti e gli accostamenti di colore più inauditi si camuffano in una normalità apparente… E non sono forse così tutte le normalità? Apparenti?
Fox e Chik, come i due topi dell’omonimo albo di Ruzzier sono espressione della compensazione dello scompenso, un equilibrio che si ritrova ogni volta, che non è mai dato per acquisito, e che può essere tale solo perché nasce da uno squilibrio sia esso reale o omorale.
È la densità narrativa (e in questo includo naturalmente anche le immagini), per altro espressa da Ruzzier con una sintesi linguistica importante, che permette una il proliferare dell’interpretazione e sarà per questo che il lavoro di questo autore mi interessa così tanto.
È la fine Fox?
Solo di questo libro, Chick!