Estate

Le stagioni hanno ciascuna delle prerogative proprie, delle predisposizioni di qualche tipo, l’inverno è l’attesa, la primavera la rinascita, l’estate l’apice della vita che già declina verso l’autunno che ci porta lentamente verso una nuova attesa.

E’ un movimento naturale a cui però credo corrisponda anche un movimento nel modo di sentire, di essere, mese per mese. Chissà se quando i bambini iniziano a prendere confidenza con le stagioni si ragiona mai sui cambiamenti che queste provocano in loro stessi, insieme a quelli della natura.

In ogni caso, di qualsiasi cambiamento parliamo, possiamo farlo solo sulla base di un qualcosa che c’era prima. Non vedremmo la rinascita della primavera se non conoscessimo o se non dessimo per acquisito l’inverno. Ogni cosa significa in base al suo contrario oppure al suo cambiamento.

E in questo, l’estate com’è? Come ce la raccontano i libri per bambini?

Cosa significa l’estate?

Il tempo, il gioco, il tempo di gioco e di vita familiare, il caldo, le vacanze, l’attesa del ritorno della “routine”, la straordinarietà dei giorni e anche la noia, la sera, le avventure, e potrei andare avanti così.

Allora ho scelto due libri che le stagioni le attraversano tutte per vedere cosa accade in estate, cosa cambia all’arrivo della stagione dell’avventura che si compie.

I due libri sono La famiglia Topini va in vacanza di Harua Yamashita edito da Babalibri e Estate di Rotraut Susanne Berner edito in Italia da Topipittori.

Si tratta di due libri estremamente diversi da ogni punto di vista e proprio per questo mi interessa il loro modo di raccontare lo stesso soggeto: l’estate.

I libri della famiglia Topini raccontano storie minime di piccolissima quotidianità che ci fanno vivere il tempo dei topini e con loro la stagione corrente. L’essere in una stagione piuttosto che in un’altra lo si deduce, più che dalle eventuali esplicitazioni, dal confronto con gli altri titoli oppure dalla presenza di quei dati comuni che vengono universalmente (nel nostro emisfero occidentale) attribuiti all’estate: il mare, i giochi, anche la stanchezza della vita che corre.

I libri della Berner invece sono dei libri senza parole in cui esattamente lo stesso spazio e, possiamo immaginare, anche lo stesso tempo, vengono riprodotti nei quattro libri nelle quattro stagioni. Sfogliando e perdendosi nella narrazione dei dettagli di Estate scoprirete un mondo di cose che accadono, ma ne scoprirete ancora di più se quel mondo lo confronterete con gli altri che lo seguono e precedono nelle altre stagioni (qui troverete Primavera).

L’estate è come se le cose andassero a compimento, come se l’anno vivesse il suo respiro in attesa di arrivare a questo. E tutto ciò comporta anche una certa dose di malinconia, un sentimento da “sabato del villaggio” (e questo mi riprometto di spiegarvelo meglio un’altra volta) che fa presagire, nel momento della pienezza, la fine che si avvicina.

Sebbene questo ci sia nell’estate e i libri per bambini e ragazzi spesso abbiano in filigrana questa componente, nei due libri che ho scelto oggi – i topini e Estate, che sono per una fascia d’età abbastanza bassa (per quanto con Estate possiate davvero trascorrere anni a ragionare) – la malinconia non c’è, forse siamo a giugno, quando tutto esplode, e non a fine agosto, resta la pienezza dell’avventura della vita nel suo pieno fluire.

Qual è il libro sull’estate preferito dalla vostra piccola testa fiorita di casa?

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