Mamma cerca casa
Ora, qualcuno dice che il destino non esiste, io non lo so se esiste o meno ma è certo che ci sono delle coincidenze che danno quanto meno da pensare. Venerdì scorso nella rubrica video avevo accennato al tema “utopia e distopia” nei libri per bambini e ragazzi ragionando sulla prepotente presenza nel nostro panorama librario di distopie.
Oggi mi capita tra le mani un libro che va in senso contrario, quasi ostinatamente contrario, una utopia in piena regola, un’utopia di pensiero che inizia dalla solarità dei colori e delle illustrazioni di Massimiliano di Lauro.
Sto parlando di Mamma cerca casa di Guia Risari e, appunto, Massimiliano di Lauro, edito qualche giorno fa da Edizioni Paoline.

Il narratore in prima persona è un bambino che immagina la casa che i suoi genitori stanno cercando. Ogni volta che la sua mamma esprime un desiderio si formano nuove idee nella sua testa, il mare davanti e le montagne dietro, la piazza centrale, i vicini che non ti guardano male perché parli un’altra lingua, un giardino per avere finalmente un gatto…
Il bambino chiude gli occhi e la sua casa la può vedere, quasi toccare, solo nel suo pensiero tutti i desiderata potranno trovare posto ma il fatto che la realtà sia lontana dall’immaginazione non ha, in questo caso, molta importanza, dopotutto, perché la ricerca non finisce, continua sempre più salda nelle proprie volontà di realizzazione di un’utopia abitativa che in realtà è semplice felicità d’esistenza.

Ecco l’utopia, più che nel come e dove la casa deve essere, nella ricerca di uno stile di vita migliore, più felice, più agiato forse anche, di sicuro più bello e non perché felici non lo si possa essere già, nonostante la stanchezza del papà quando torna a casa da lavoro, ma perchè tendere al bene è cosa buona e giusta, e se uno perde questa tensione da bambino l’umanità dove va a finire?

Un albo bello, con una storia lieve in cui apparentemente non accade nulla e invece l’ dentro si muovono le aspettative e speranze di un bambino nei confronti della sua famiglia; delle illustrazioni che mettono di buon umore al solo vederle con quello stile di di Lauro che sembra disegnato da un bambino con in più la grande maestria del bravo illustratore!

La dedica poi dà una nuova luce al racconto che a me lo rende ancora più caro:
Ai migranti di ogni luogo e al Paese di Utopia