Voi di Davide Morosinotto
E non c’è niente da fare, ci sono autori il cui nome è una garanzia.
Garanzia di cosa?
Di un’esperienza di lettura profonda, autentica, di quelle che attivano tutti i neuroni specchio possibili e immaginabili.
Davide Morosinotto è uno di questi autori e il suo Voi, edito da Rizzoli, è un romanzo formalmente interessante .
La scelta della trama si discosta forse da ciò a cui Morosinotto ci aveva felicemente abituato con il Il rinomato catalogo Walker e Down e La sfolgorante luce di due stelle rosse; siamo quasi sconfinati nel regno del fantasy ma si tratta di un fantasy particolare, in cui non c’è magia, non ci sono forze del male e del bene metaforizzateo messe a sistema narrativo.
Ci sono solo i Voi, creature invisibili arrivate da chissà dove e che non possono far ritorno al loro luogo d’origine, e i “noi”, ovvero gli umani con tutte le loro piccole e grandi miserie e incapacità di comprendere.
Per fortuna ci sono i ragazzi, veri protagonisti del romanzo e unici detentori di umanità presente e futura. Blu, la protagonista che si staglia su tutti; Abel, il suo amico disposto a tutto per lei; Cameron, l’afroamericano capitato nel paesino come un pesce fuor d’acqua; Lea la stramba; Tilly, la migliore amica di Blu che rivelerà tutta la sua appartenenza al lato peggiore dell’umano (forse essere ragazzi non è sufficiente…dopotutto); e Luka il ragazzo dei Voi che entra in contatto con Blu e salva il suoi da alcuni cattivissimi e stupidi umani.
La trama è articolata e si dipana con un intreccio magistrale ma ciò che cattura del libro è, appunto, la tecnica di costruzione dell’intreccio giocato su un eccezionale andirivieni di tempi grazie ad un perfetto narratore onniscente.
Ecco, se state cercando l’esempio perfetto di focalizzazione esterna e di costruzione del ritmo narrativo Voi è il romanzo perfetto, calibrato e giocato fino all’ultimo dettaglio con questo straordinario narratore che sa quasi ridursi al grado zero se non ad un interno, in caso di necessità a contatto con i singoli protagonisti.
Ho letto questo romanzo per il Premio Cento, di cui sono in giuria, e in rispetto del lavoro di giuria non ho potuto raccontarvelo sin qui, però ora mi rifaccio: qualsiasi approccio o idea letteraria stiate cercando vi consiglio caldamente Voi da proporre ai ragazzi, lo ameranno!