Atlante delle avventure e dei viaggi per terra e per mare con brani scelti dalle opere del Cap. Cav. Emilio Salgari

Pensare che un inventore di storie di viaggi ed avventure per mare e per terra intorno a tutto l’orbe terracqueo come Emilio Salgari sia stato un uomo di famiglia che assai poco viaggiò (fisicamente), tanto meno per acqua, è una cosa che mi ha sempre fatto specie, sin da ragazza. Come e quanto può l’immaginazione essere così potente da portare centinaia di migliaia di persone in giro per un modo accuratamente realistico in cui non si è mai stati?

Certo non è roba da tutti, non per niente Salgari è uno dei capostipiti, direi uno dei patriarchi della nostra letteratura per l’infanzia. Direi quasi il messis del romanzo di avventura e viaggio in Italia nella stessa epoca in cui in altri Paesi si diffondevano gli scritti di Conrad, vero viaggiatore.

Innumerevoli sono le citazioni e i veri e propri omaggi a Salgari da parte di moltissimi scrittori (a lui è anche dedicata un’intera rivista letteraria intitolata Il corsaro nero) ed ora arriva questa interessante proposta di Atlante: Atlante delle avventure e dei viaggi per terra e per mare con brani scelti dalle opere del Cap. Cav. Emilio Salgari a cura di Anselmo Roveda illustrato da Marco Paci e edito da poco da Giralangolo EDT.

Il bel volume è strutturato come un vero e proprio Atlante geografico diviso per continenti e regioni, ciascuna raccontata con un brano tratto da uno dei tantissimi romanzi di Salgari e accompagnato dalle illustrazioni di Paci che ben si collocano a metà tra il disegno geografico-realistico e la citazione alle illustrazioni originali delle prime edizioni dei romanzi romanzi sagariani direttamente dai primi del ‘900.

Accompagnano le zone geografiche due capitoli a parte: un approfondimento tematico dedicato ai fari d’Europa, e le regole del club dei lettori viaggiatori a cui il lettore può decisamente decidere di aderire lasciandosi trascinare da Salgari in giro per il mondo, a lui decidere se questi viaggi saranno solo immaginari o anche fisici.

Quale lettore immaginare per un libro del genere?

Beh evidentemente potrebbe essere un libro feticcio per i fan di Salgari di ogni età; ma secondo me questa operazione editoriale potrà provare la sua nobilitate anche in modo diverso e credo più “proficuo” (prendere per il verso giusto questo termine che poco mi piace ma che mi pare qui possa rendere l’idea) facendo da spunto in contesto divulgativo, geografico, là dove le materie scolastiche, ad esempio non sono stagne ma si condizionano, là dove immaginazione e realtà possono comoenetrarsi e specificarmi a vicenda, perché no?

A me questo piacerebbe e sono sicura che in questo modo il testo potrebbe anche riuscire ad incuriosire rispetto alle opere integrali di Salgari o alla sua intera produzione cercando approfondimenti di altro tipo, ad esempio, dello stesso Roveda, la mappa de Le avventure dei pirati di Capitan Salgari edito anche questo da Giralangolo EDT.

Non mi resta che sperare che questo libro sappia andare per il mondo almeno un pochino quanto quei tanti libri che, così amorevolmente, si porta dentro.

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