Love: la Natura Selvaggia
La rubrica “Noccioline” esce l’ultimo martedì del mese ed è dedicata al fumetto e al graphic novel ed è a cura di Benedetta Morandini testa fiorita.
Mi sono accorta di partire sempre dalla descrizione nelle trame dei fumetti che propongo, ma oggi romperemo la routine per il primo post dell’anno!
Love è una serie di fumetti, anzi un incrocio tra un fumetto e un silent book, che mi ha colpita come prima cosa per le spettacolari illustrazioni. L’autore è Federico Bertolucci, per chi come me frequenta il Lucca Comics non è un autore nuovo, visto che nel 2017 hanno allestito una mostra su di lui.
Illustrazioni bellissime, dettagliate, ma anche adattate all’espressività propria del fumetto. Questi libri sono una specie di documentario muto sulla vita degli animali, ma con una trama. I libri sono 4 capitoli a sè stanti, ognuno con un protagonista diverso: La Tigre, La Volpe, Il Leone, I Dinosauri.
Come dicevo, c’è una trama ma non c’è una trama. Ogni libro rappresenta scorci di vita di ogni animale, senza risparmiare al lettore gli aspetti crudeli della vita selvaggia. Proprio per questo non ho potuto non pensare al documentario: l’autore non risparmia nessuno, ma sopratutto non si pone in una posizione di giudizio, per esempio, in questo caso, non prendendo la parte della preda o del predatore. Le storie sono tutte realistiche e gli studi che si trovano a fine libro indicano quanto lavoro vi sia stato per curare i dettagli negli animali e negli habitat.
La potenza e la prevalenza dell’immagine in questo fumetto è dovuta all’assenza totale di dialoghi o didascalie. Ogni vignetta deve da sola esprimere emozioni e raccontare una storia e posso assicurare che ci riesce magistralmente.
Tempo fa mi era capitato di parlare dei ritmi che deve avere un fumetto, di come la gestione della vignette e delle immagini potesse stravolgere la lettura di un stessa tavola. Trovo questo sia uno dei casi: si oscilla tra momenti frenetici di inseguimenti e fuge e momenti di totale staticità, magari in un nascondiglio o in attesa di qualcosa di inevitabile.
Questo è un fumetto che più che mai non ha un vero e proprio ritmo: è il lettore a scegliere la velocità della sua storia. Non essendovi parti testuali che obbligano a soffermarsi sulle immagini, sta solo a chi legge decidere quando girare pagina. Le storie sono piuttosto semplici, quindi soffermandosi solo sulla trama, effettivamente potrebbe risultare poco comprensibile il valore di questo fumetto. Per questo consiglio la sere Love a chi è capace di perdersi nelle immagini, a riconoscere l’intensità di una sola illustrazione e il lavoro che vi è dietro.