Poesie naturali
Il libro di questa settimana per Friday For Future è un libro che ha a che fare con la divulgazione in maniera diagonale, trasversale, non esplicita ma non per questo necessariamente meno forte: è un libro di poesie ma, come dice il titolo, si tratta di poesie naturali.
Poesie naturali di Alessandra Berardi Arrigoni illustrato da Marina Marcolin, edito da Topipittori.
Non poesie sulla natura, ma poesie naturali, che della natura in qualche modo, evidentemente, fanno parte.
Cielo, Ginepro, Scoglio, Mare, Conchiglia, Sabbia, Vento, Erbette del marciapiede, Notte, Luna, Albero, Neve e Nuvola.
Queste le poesie naturali che si appaiano agli elementi naturali.
Mi piace sempre moltissimo quando possiamo accedere alla conoscenza diretta, quella scientifica e divulgativa, per esempio proposta in classe nelle classiche materie disciplinari, da una porta laterale data dalla letteratura o, come in questo caso, dalla poesia.
Perchè non iniziare o continuare, o approfittare di raccontare il mare, la sabbia, l’acqua, l’origine della Terra a partire, o con, o grazie, o insieme, a una poesia? Perchè non scardinare questo uso per scompartimenti stagli delle discipline e le materie?
Sabbia
Bianco ricordo di rocce
del tempo che non si sa
intreccio di tremule tracce
farina di eternità
Il valore aggiunto poi delle illustrazioni della Marcolin che più che interpretare raccontano vissuto che parla alla memoria, personale e del mondo, può essere anch’esso un’opportunità importante per educare all’estetica insieme all’etica del rispetto dell’ambiente e delle storie, insieme in un tutt’uno che si tiene.
Ginepro
Ma il ginepro lo sa
che è diventato storto?
Oppure cresce e va
e non se ne è mai accorto?
Ha lasciato che il vento
scolpisse a colpi forti
lo scarno portamento
dei suoi rami contorti.
Accetta di cambiare
ma ha tenace radice
e sa dove arrivare
anche se non lo dice.