Fulmine, un cane coraggioso. La resistenza raccontata ai bambini
Oggi è il 25 aprile.
Auguri a tutto il popolo Italiano liberato dall’occupazione nazifascista quella primavera del 1945!
Il libro che vi propongo oggi è un libro importante perché ben riuscito nel tentativo di fare una buona narrazione, non spiegazione, della resistenza pensando ad un pubblico di bambini.
Si intitola Fulmine, un cane coraggioso è scritto da Anna Sarfatti, illustrato da Giulia Orecchia e puntellato dalle note storiche di Michele Sarfatti, l’edizione è Mondadori nella collana dei sassolini d’oro.
La narrazione in prima persona è fatta da un cane, Fulmine, che decide di andare in montagna seguendo il suo padrone che è partito alla ricerca del fratello partigiano. Nel tragitto Fulmine incontrerà combattenti che lo accolgono ma anche traditori che lo feriranno, la morte di giovani ragazzi ed, infine, i suoi amati padroni in tempo per festeggiare la liberazione della città ed avere qualcosa di decisamente avventuroso da raccontare alla sua Lara, cagnolina amata che lo aspetta alla fontana del paese.
Fulmine è un cane partigiano, fa la staffetta, che dei partigiani condivide la sorte ed anche la scelta, una scelta che non sempre era motivata da una forte impostazione politica ma da un senso civico e di fratellanza contro l’ingiustizia e l’inciviltà sì.
Tutta la storia – con tratti divertenti come i messaggi in codice lasciati da Radio Londra che Fulmine fraintende (pioveranno polli farà leccare i baffi a lungo a Fulmine e sarà davvero una delusione capire che si tratta di bombe…) – è narrata in rima ed occupa la parte destra delle pagine.
La parte sinistra invece è occupata dalla Storia, quella con la s maiuscola, a cura dello storico Michele Sarafatti. Ad ogni passo della storia di Fulmine corrisponde una citazione di un partigiano, un passo di una lettera, un passo di un romanzo (Il partigiano Jonny) di Fenoglio…
Alla fine della narrazione – Fulmine racconta la storia della resistenza a modo suo, non la spiega, mi è piaciuta questa attenzione nel titolo che alleggerisce il portato divulgativo del libro che c’è ma non inficia la funzionalità della narrazione, anzi si mette a disposizione per amplificarla – una bella piantina che ci aiuta molto a comprendere e un’appendice di appunti sulla resistenza.
Si racconta la resistenza alla scuola primaria?
Si racconta la resistenza ai bambini?
Fulmine è qui per aiutarci a non dimenticare ma soprattutto a raccontare quella che per i lettori sarà una storia nuova, forse mai ascoltata prima, di cui provare per intero l’intensità e farsi partigiani del proprio tempo perché di partigiani ce n’è e ce ne sarà sempre bisogno!