Le strisce dei Mumin

I Mumin sono i personaggi nati dall’invenzione di Tove Jansson, chiamati troll e sicuramente vicini al mondo fantastico di cultura nordica, ma che di fatto sono creature del tutto indefinibili figlie della creatività di questa straordinaria autrice insignita dell’Andersen internazionale.

Alla famiglia dei mumin e i loro amici la Jansson ha dedicato varie tipologie narrative: dai romanzi (editi da Salani), agli albi alle strisce di fumetto… ed è proprio a quest’ultime che questo post è dedicato.

Io ho scoperto le strisce dei Mumin da quando ha iniziato a a pubblicarle Iperborea un paio di anni fa ma erano già state pubblicate in Italia da Linus e in parte da Black Velvet.

La forma del fumetto porta, secondo me, se possibile, all’estremo le caratteristiche di questi personaggi e soprattutto dalle loro logiche narrative: la ferrea logica dello spiazzamento del lettore la fa da padrona in questi brevi racconti illustrati a fumetti.

Prendiamo, ad esempio, Mumin e le follie invernali e Mumin in riviera (Iperborea edizioni), in entrambe le narrazioni di parte da una situazione familiare in cui i Mumin decidono di prendere le distanze dalla tradizione per sperimentare altre ipotesi, forse anche, in qualche modo, la modernità… che siano gli sport invernali, che sia l’albergo di extra lusso sulla riviera francese, i Mumin manifestano tutta la loro inadeguatezza alla situazione con la più assoluta ingenuità e nonchalance (ad eccezione di qualche sprazzo di lucidità proprio del giovane Mumin).

Fraintendono le comunicazioni e si mettono in un guaio dietro l’altro schiacciati tra la loro logica interna quella del mondo esterno.

Certo tutto è bene quel che finisce bene e nelle storie dei Mumin la catarsi, o meglio l’ordine familiare particolarissimo stabilito, viene sempre ripristinato.

Nel caos di ciò che accade il lettore può fare affidamento sulla tipicità dei caratteri dei personaggi che risultano piuttosto “fermi”.

Se possiamo pensare, o almeno sperare, che avvenga un’evoluzione, o una maturazione, del personaggio dall’inizio alla fine di una storia, state pur certi che nella storia successiva tutto riprenderà punto e da capo, almeno nelle strisce.

D’altra parte è esattamente questa la specificità dei personaggi seriali – e i Mumin sono personaggi seriali, ad altissimo livello-: dar sicurezza al lettore che ritrova sempre le stesse dinamiche. Nell’equilibrio sorpresa/sicurezza tra cui si muove e costruisce la narrazione, i personaggi seriali danno quella sicurezza che permette al racconto di stupire e spiazzare il lettore in continuazione!

Teste fiorite Consenso ai cookie con Real Cookie Banner