Pronti, via!
Questo post è scritto da Chiara Costantini che cura la rubrica “Un libro in cartella” ogni due giovedì.
“Pronti, via!”
Età: dai 4 anni
Pagine: 48
Formato: 23,5 x 31
Anno: 2019
Editore: Terre di mezzo
Autore: Julie Morstad
Ed eccoci giunti alla fine di questo bizzarro bisestile anno scolastico.
Oggi, penultimo giorno di didattica a distanza e ultimo giorno in cui esce la rubrica un libro in cartella. Poi ci sarà la pausa estiva. Ci ritroveremo a settembre con la ripresa delle attività didattiche.
Prima di addentrarci nella scelta dell’albo odierno, vorrei raccontarvi i “libri in cartella” dei miei alunni. A ciascuno il suo!
Come classe avevamo aderito all’iniziativa promossa da Teste Fiorite “Lasciami leggere… almeno 15 minuti”. Io e i miei alunni abbiamo continuato a leggere, anche a casa, a distanza, almeno un quarto d’ora al giorno, tutti i giorni, sempre! È stato il nostro piccolo, tacito, appuntamento quotidiano. Iniziato in classe, è continuato a casa. Ciascuno nella propria casa. Distanti… ma uniti. Uniti dalla lettura.

Leggere… Leggere… Leggere…
Leggere cosa?
Qualsiasi cosa?
Con il tempo ho imparato che si può leggere di tutto, ma non tutto quello che si legge è lettura di qualità.
Ho scoperto che alcuni miei alunni durante la “fase 1” del lockdown e, a seguire, anche in “fase 2”, hanno letto davvero moltissimo e autonomamente. Molti hanno letto tutti i “Diari di una schiappa” (1.“Come resistere a una famiglia imbarazzante”, 2.“Come resistere alle vacanze catastrofiche”, 3.“Come resistere a una scuola disastrosa”, 4.“Come resistere ai cuccioli di casa”, 5.“Come resistere agli amici più strambi”, 6.“Come resistere ai passatempi più strani”). Le biblioteche erano chiuse… le librerie pure… i supermercati no. Erano aperti. E una catena di supermercati aveva appena lanciato un’iniziativa commerciale per cui ogni 10 bollini si otteneva gratis un libro della collana “I diari di una schiappa”.
Altri ancora hanno alternato letture sfogliabili di libri cartacei a e-book. Qualcuno ha faticato un po’ e si è lasciato supportare o incoraggiare nella lettura, facendo a turno, così ha mantenuto fede all’impegno della lettura quotidiana e ha ritrovato la motivazione per farlo. Qualcuno ha letto contemporaneamente due libri. Qualcun altro infine ha ripreso una lettura che a inizio anno sembrava troppo complessa.
Ogni incontro telematico iniziava con il momento di condivisione delle letture
Un piccolo rituale per carburare, per ritrovare la sintonia e il piacere del dialogo, proprio come quando si era in classe.
Superati i problemi di connessione iniziali [“Maestra mi senti?”, “Maestra, mi vedi? Io no, ho lo schermo nero… Aspetta… Maaaaammmaaaa…”, “Noi però ti sentiamo!”, “Ok, tolgo il microfono”, “Maestra, ti sento a scatti… Esco e rientro”], ciascuno ci teneva a raccontare agli altri cosa stava leggendo. Qualche piccola informazione sulla storia, sui personaggi, sul tipo di racconto. Qualcuno diceva l’autore o la casa editrice. Spesso si diceva il numero della pagina, non tanto per vantarsi delle pagine lette quanto per dare un dato concreto del tratto di strada di volta in volta compiuto…

Condivisioni
Ciascuna condivisione delle letture aveva senso, senza esclusione alcuna, perché tutti condividevano e ci tenevano a condividere. Anch’io che sono la maestra. La cosa bella è che lo scambio di racconti portava a future promesse di prestiti, a consigli di lettura, a “sottintesi” sul finale tra chi aveva già letto lo stesso libro.
“Che bello, me lo presterai quando torniamo a scuola?”
“Io quello l’ho già letto, vedrai ti piacerà un sacco”
“Anch’io sto leggendo quello…”
“Ti ricordi la lettura che c’era nel libro delle letture? È tratta da questo libro, qui c’è la storia tutta intera”
“Lo sai che adesso che ho finito il libro, la mamma me ne compra un altro?”
“A me piacciono molto i fumetti. Infatti ho iniziato a scriverne alcuni anch’io”
“Sai, maestra, come faccio io a capire se un libro mi piace? Guardo attentamente i disegni, più volte. Se mi piacciono vuol dire che mi piacerà anche la storia”
Ora cosa state leggendo?
“Sto leggendo Harry Potter e la pietra filosofale, sono a pagina 156”
“Io La tigre azzurra”
“Io Diario di una schiappa: Come resistere ai passatempi più strani”
“Anch’io sto leggendo questo”
“Io Il Piccolo Principe”
“E io Il Segreto delle fate del lago di Tea Stilton”
“Io Zanna Bianca”
“Io ho iniziato La grande fabbrica delle parole, me l’ha regalato una mia amica, parla di un paese dove le parole sono in vendita”
“La bambina della luna e delle stelle”
“Io sto leggendo Il Libro Cuore: l’aveva letto mia mamma e volevo leggerlo anch’io”
“E io Diario di una schiappa: Come resistere a una famiglia imbarazzante”
“Io sto leggendo Ritorno all’isola che non c’è”
“Io Viaggio nel tempo – di Geronimo Stilton”
“E io il sesto, Viaggio nella fantasia, sempre di Geronimo”
“Io sto leggendo il quinto”
“Io I piccoli investigatori”
“Capitan Fox il fantasma dei sette mari”
“Io leggo una storia al giorno”
“Maestra, io sto leggendo questo librone che è una specie di enciclopedia e parla dei mari, degli oceani e dei pesci che li abitano, è molto interessante”
“Io anche Paperinik”
“Io ho finito Cipì”
“Maestra, ma quest’anno ci darai un libro per le vacanze?”
Colgo la palla al balzo…e rispondo:
“Veramente avrei pensato a una cosa un po’ diversa…”
“Cioè?!?”
Niente compiti per le vacanze! O meglio, vi proporrò un modo diverso di fare i compiti che spero vi piacerà.
Anziché prendere un libro delle vacanze da “completare”, chi vorrà potrà prendere un albo illustrato.
“Sarebbe uno di quei libri belli che di solito ci leggi tu?”
Esatto.
“Fooorte…”
E…
…vi preparerò una serie di etichette, tipo stickers, con un titolo che prende spunto dall’albo.
Voi, a vostra volta, prenderete spunto da ciascun titolo per scrivere alcune righe in un vostro quadernino. Come se fosse un diario, un taccuino, in cui narrare esperienze significative, emozioni forti, racconti di paura, feste da sballo o anche cose semplici come la ricetta per fare una torta o un castello di sabbia, un gioco inventato, una capanna fatta di stoffe e asciugamani uniti tra loro da tante mollette per il bucato.

A questo aggiungerò un “menù” di libri da cui scegliere le vostre letture. Potrete scegliere “a la carte” da questo menù i titoli che più vi colpiscono per le vostre letture estive ma, ovviamente, potrete anche scegliere dei “fuori menù”. L’importante è nutrire la mente e mantenere fede all’impegno quotidiano di lettura: 15 minuti ogni giorno!
Veniamo allora alla lettura vera e propria….
“Pronti, via!”
Bel titolo! Mi ha colpito. Perché? Sembra lo start di una gara di corsa!
I bambini adorano le gare di corsa. Le gare per correre. Quanto ricorrente è nei bambini chiedere: “Facciamo una gara?”.
Quando sono stanchi, quando hanno una brutta giornata, quando tutto sembra perduto… basta dire: “Facciamo una corsa. Pronti… via!”. Incredibile, all’istante passano i cattivi umori, spariscono i brutti pensieri e si riattiva l’energia positiva. La corsa è liberatoria, la corsa è un gioco, la corsa è qualcosa che si sa quando e dove inizia, ma non sempre si conosce l’arrivo.
Pronti, via!
Una sorta di partenza, per dove, quando, con chi… si scopre leggendo.
Un albo in vacanza. Non so perché, ma mi dà un ampio respiro! Chiudo gli occhi e penso a qualcosa di bello!
Penso all’estate. L’idea è che tutti si possano mettere in gioco, vivere a pieno il momento di svago e riposo, ma allo stesso tempo parlare di sé….
“È ora di alzarsi”
Ecco l’antefatto: è ora di alzarsi!
Viene dopo la copertina ma prima dell’inizio vero e proprio della storia. Prima della pagina interna col titolo.
Vincitore nel 2016 del “Alcuin Awards for Excellence in Book Design”, questo albo della scrittrice e illustratrice canadese Julie Morstad si presenta come il racconto di una giornata: dal risveglio al momento della nanna.

“Pronti, via!”
Ecco il titolo.
Il titolo della versione in lingua originale sarebbe “Today”. Che, ugualmente, mi piace molto. L’idea di pensare ad un “Oggi”, un oggi speciale o un oggi qualsiasi. Di quanti “oggi” è fatta l’estate? C’è spazio per la noia, c’è posto per le novità, c’è tempo per gli amici, c’è tempo per giocare, c’è tempo per leggere. Ho scelto questo libro per l’estate pensando potesse andar bene per tutti e per ciascuno. L’ho scelto pensando che d’estate, durante le vacanze, c’è chi viaggia, ma c’è anche chi resta a casa. C’è chi fa un sacco di cose, ma c’è anche chi non fa niente. C’è chi si diverte un sacco e c’è chi si annoia.
“Cosa posso fare oggi?
Dove posso andare?
Vicino a casa o molto lontano?
Ma prima… che cosa mi metto?”

“Tu che cosa scegli?”
Questo albo mi piace perché pagina dopo pagina è simile al mio modo far didattica. Offre spunti per pensare e scegliere. Stimolando l’autonomia e la creatività.
“E come ci pettiniamo?”

Pronti!
Dopo essersi alzati, vestiti pettinati e aver fatto colazione si è pronti per uscire, decidere dove andare, quale mezzo di trasporto usare. Spazia dalla città, al mare, all’aperta campagna o montagna, o un semplice prato. Gioca sui pensieri, sulle ipotesi, sulla possibilità di fantasticare. Tratta argomenti molto vicini ai bambini, si vede che l’autrice li conosce molto bene o ricorda in maniera nitida i suoi “pensieri-bambini”. Dai giocattoli, ai libri, alle bolle di sapone. Infine il pigiama, uno dei pochi capi di abbigliamento che i bambini apprezzano particolarmente e amano scegliere, come fosse un’armatura speciale per affrontare il buio della notte. Mi piace perché nei tempi di una giornata concilia i ritmi cronologici intrisi però di vita vera, esperienze, pensieri. Quindi una giornata tipo e il bello è che non c’è una giornata giusta e una sbagliata, una meglio e una peggio in relazione agli altri, si tratta della giornata di ciascuno!
Termina una giornata e termina anche il libro ma con un interrogativo:
“…e domani che si fa?”
Progettualità! Un ponte lungo un’intera estate. Con questo libro chiudiamo l’anno scolastico e apriremo quello nuovo. Riprenderò la lettura in classe (spero!) e i commenti a caldo, a distanza di un metro e mezzo al massimo, senza l’interferenza di un monitor.
Pronti per ripartire?
Buona estate a tutti!
